Rispetto al 1948 quando lo Statuto speciale della Valle d'Aosta è stato approvato "il contesto di riferimento, normativo e non, è enormemente cambiato, tuttavia quello che resta scritto e valido sono proprio i contenuti dell'articolo 14 ed in particolare tre importanti principi: quello della territorialità ovvero la Valle d'Aosta; quello dell'intesa ovvero il fatto che le modalità di attuazione devono essere necessariamente concordate tra la Regione e lo Stato; e quello della forma di attuazione ovvero 'per mezzo' di una legge dello Stato". La proposta di legge al Parlamento italiano sulla zona franca, presentata da Rassemblement valdotain, vuole quindi "proporre una via di attuazione di quelle modalità richiamate, in forma di legge dello Stato, dal secondo paragrafo dell'articolo 14 del nostro Statuto speciale, una proposta concreta per favorire il dibattito in corso e l'avvio di utili interlocuzioni con lo Stato italiano sul tema".
L'iniziativa è stata presentata agli organi di informazione. La proposta di legge si compone di otto articoli. "L'onere derivante dall'applicazione della proposta di legge - si legge nella relazione alla proposta - è quantificato forfettariamente in 30 milioni di euro annui in riduzione del contributo dovuto dalla Regione quale concorso al pagamento degli oneri del debito pubblico stabilito a decorrere dall'anno 2022. L'ammontare è stato stimato 'per difetto' a partire dall'andamento degli ultimi anni dell'extragettito Imu, nell'ottica di una 'restituzione' alle attività produttive dei territori più svantaggiati".
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