Sono 196 le bovine attese per 66/a finale regionale della Batailles de reines di domenica 22 ottobre all'arena Croix noire di Aosta. Rispetto alle 219 annunciate, le defezioni sono 23, tra cui le regine di prima (Bataille) e di seconda (Rubis) categoria del 2022. "Durante il fascismo erano state vietate: le batailles sono strettamente legate al nostro territorio, alla nostra storia. Per questo e per tante altre ragioni è un onore e un piacere, come Consiglio regionale, sostenere questa iniziativa", ha detto il presidente dell'assemblea, Alberto Bertin, durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento.
"Alle eliminatorie che si sono disputate in diverse località delle regione hanno preso parte oltre 400 allevatori e quasi 3.000 bovine", ha spiegato Roberto Bonin, presidente dell'Association régionale amis des Batailles de reines. "Negli ultimi tempi - ha aggiunto - abbiamo avuto bovine che hanno vinto in Svizzera, Francia e Piemonte. Le batailles sono una vetrina della capacità del nostro allevamento di fare selezione.
La partecipazione tiene, l'ambiente è sano, ci sono molti giovani che ci seguono". Secondo l'assessore regionale all'Agricoltura, Marco Carrel, "la finale per la comunità valdostana è un momento di incontro e di festa. Siamo convinti che l'agricoltura abbia un ruolo fondamentale nella nostra regione".
Ad anticipare la finale, sabato 21 ottobre, il settimo confronto interregionale Valle d'Aosta-Piemonte - con 33 bovine valdostane, 19 canavesane e sei delle valli di Lanzo - e il quarto Combats deuxième veau, con 23 bovine. "Abbiamo 13 esemplari che vengono direttamente da allevamenti valdostani", ha sottolineato Igor Modina, del comitato 'Amici delle reines del Canavese'. "I nostri allevatori sono molto emozionati per questo evento", ha aggiunto Fabio Saccona ('Amici delle reines delle valli di Lanzo').
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