Prosegue il botta e risposta tra
Valle d'Aosta aperta e l'assessore alla Sanità, Carlo Marzi.
In una nota, la sigla politica che raggruppa Area
democratica, Adu Vda e M5s scrive che "l'assessorato della
Sanità, salute e politiche sociali volendo replicare al nostro
comunicato sul sistema sanitario in crisi, cerca come sempre di
minimizzare e invitare le nostre forze politiche ad evitare
l'ennesima 'comunicazione partigiana' che potrebbe
disincentivare nuovi professionisti a venire a lavorare in
Valle. Quei dati sono pubblicati su un giornale nazionale che
molto probabilmente è più letto dei comunicati stampa di Valle
d'Aosta aperta e soprattutto non sono le nostre forze politiche,
ma il personale sanitario che opera tutti i giorni che sta
manifestando un dissenso rispetto ad una direzione poco attenta,
ad un deficit di organico con gravi ripercussioni sulla
continuità delle cure e ad una fuga di operatori per condizioni
di stress psicofisico che continua ad esserci".
In riferimento al comunicato diffuso ieri dall'assessorato,
Vda aperta scrive che nella regione alpina "non si è pensato
solo ad esternalizzare servizi di emergenza urgenza, ma di
affidare a privati reparti di riabilitazione. Il grande
risultato ieri annunciato della riapertura di alcuni posti di
Neurologia è stato ottenuto spostando e affidando i pazienti
dell'Rsa e Uap del J.B. Festaz alla cooperativa che gestisce la
struttura di Variney, riducendo fra l'altro, da quello che
abbiamo appreso dall'ultima seduta in Consiglio, il minutaggio
giornaliero di assistenza infermieristica sui pazienti più gravi
da 107 minuti a 72 e permettendo l'inizio di una formazione
senza le dovute autorizzazioni".
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