Le organizzazioni politiche Area Democratica Gauche Autonomiste, Adu Vda, Movimento 5 Stelle e Rete Civica ritengono "gravi le parole espresse dall'assessore Caveri in risposta ad una interpellanza presentata dalla capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz, e discussa nel Consiglio regionale di giovedì 14 luglio 2022, che di fatto relegano il Convitto Federico Chabod a un doposcuola".
L'assessore all'Istruzione, Luciano Caveri, riguardo all'accesso dei bambini della scuola primaria in qualità di semiconvittori, aveva spiegato che dal Convitto la richiesta di iscrizione all'elenco regionale dei soggetti organizzatori dei servizi di doposcuola e il progetto del servizio "sono pervenuti il 30 giugno e sono attualmente in fase di istruttoria e l'iter verrà concluso nei tempi utili per consentire alle famiglie di presentare le richieste di voucher per l'anno scolastico 2022-2023". Secondo le organizzazioni politiche "ridurre il Convitto Chabod ad un semplice doposcuola vuol dire non conoscere il ruolo di questa Istituzione educativa. Escludere dalla possibilità di erogazione dei voucher gli alunni della scuola primaria vuol dire risparmiare 30.000 euro, ma colpendo le famiglie più fragili e i semiconvittori della scuola primaria che rappresentano il 'settore giovanile' dell'istituzione e che hanno contribuito, in questi ultimi 10 anni, a raddoppiare gli iscritti complessivi del Convitto. La delibera sul taglio dei voucher, che ha avuto in Commissione il voto favorevole di Lega e Fp-Pd, ha obbligato il Convitto ad accreditarsi come doposcuola e questo è il fatto più grave".
Convitto non è doposcuola, Rete civica e Adu contro frasi Caveri
Nota congiunta insieme a M5s e Area democratica
