"Se la Consulta annullasse la sentenza ci sarebbe in primis un problema per la Regione riguardo alla restituzione dei soldi che ha già incassato. Ha già ricevuto oltre otto milioni di euro, mi sono sincerato che ci sono coperture di bilancio laddove la sentenza 350/2021 dovesse essere annullata". Lo dice, interpellato dall'ANSA, il procuratore regionale della Corte dei conti, Giuseppe De Rosa, in riferimento all'attesa decisione della Corte costituzionale chiamata a pronunciarsi sul conflitto di attribuzione proposto dalla giunta regionale della Valle d'Aosta a seguito della sentenza con cui, nel luglio 2021, la Corte dei conti ha condannato 18 consiglieri regionali, passati e attuali, al risarcimento di 16 milioni di euro per i fondi concessi al Casinò di Saint-Vincent.
"Un secondo aspetto - aggiunge De Rosa - è quello del condizionamento delle attività delle procure. Più forte nella Regione Valle d'Aosta, bisognerà vedere con quali riflessi in altre regioni, perché secondo me i riflessi ci saranno. Ancor con tutte le specificità della vicenda, e qua ci dovrà dire quali sono le specificità eventualmente la Corte costituzionale, il dato sarebbe quello che le decisioni deliberate dal Consiglio regionale, ancorché strettamente amministrative, non sono sindacabili dalla Corte dei conti. E questo credo sia un aspetto importante. C'è giurisprudenza costituzionale che tutto ciò aveva escluso in passato, vediamo se e in che termini questi confini saranno modificati".
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