La sindaca di Fontainemore, Speranza
Girod, si dice pronta a valutare "nel caso arrivassero, le
disponibilità di altri immobili" e a "delocalizzare determinati
interventi, senza alcun problema". Lo spiega all'ANSA, dopo
l'apertura di un'inchiesta della procura di Aosta, al momento
senza indagati né ipotesi di reato, sull'assegnazione al suo
Comune dei 20 milioni per uno dei 21 progetti pilota del piano
di rilancio dei Borghi previsto dal Pnrr. A destare attenzione è
stata la mancata astensione, nel voto per la delibera che ha
approvato il progetto nel febbraio scorso, dei membri della
giunta comunale di Fontainemore che hanno interessi diretti su
immobili da riqualificare. Un'anomalia, si dice in ambienti
investigativi, rispetto a quanto previsto dal Testo unico degli
enti locali. Si parla del recupero di edifici spesso fatiscenti
che, al termine di dieci anni di comodato, tornerebbero ai
legittimi proprietari dopo essere stati ristrutturati a spese
del Pnrr.
"Noi forse abbiamo sbagliato - aggiunge la sindaca - e
siamo andati sul concreto", specificando alla Regione Valle
d'Aosta, che poi ha decretato la proposta vincitrice tra le
cinque candidate - "le disponibilità degli immobili per poter
attuare le iniziative. Siamo in una fase di analisi, è ovvio che
essendo i vincitori, e se lo saremo ancora dopo quello che sta
succedendo, faremo gli approfondimenti del caso per fare tutte
le procedure nella massima trasparenza". Comunque "siamo
assolutamente molto sereni e tranquilli, nel senso che il
progetto presentato non è definitivo ed esecutivo, è un'analisi
progettuale fatta in tre settimane, un mese, di un'entità molto
importante", conclude Speranza Girod.
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