In Valle d'Aosta un albergo su 4 è
in difficoltà per i casi di Covid tra il personale. Lo rileva
Adava, l'associazione degli albergatori valdostani. "Le aziende
combattono quotidianamente il problema dei positivi
asintomatici. Nel senso che abbiamo personale asintomatico che
fa tamponi e diverse aziende sono state obbligate alla chiusura
o a operare in regime di urgenza per mancanza di personale. é
l'allarme lanciato dal presidente Filippo Gérard.
Nei giorni delle festività che si stanno per concludere "le
aziende che sono andate al limite, in una situazione di serie
difficoltà, sono il 20-30%, alcune hanno dovuto chiudere. Ci
sono imprenditori che su 28 dipendenti ne hanno avuti 10
positivi".
Riguardo alle prenotazioni per le prossime settimane "dopo il
9 gennaio - anticipa il presidente degli albergatori valdostani
- abbiamo la certezza che di stranieri ne vedremo pochi, gli
italiani ora finiscono le vacanze e fino a febbraio-marzo non ci
sarà molto lavoro". Più penalizzate sono "le destinazioni che
lavorano molto con gli stranieri, sono al 70% in meno. Chi
lavora con italiani è un po' più fortunato, ma c'è un clima
quotidiano di incertezza".
Grazie al mercato nazionale le feste di fine anno sono
"andate abbastanza bene" ma "sono state complicatissime perché
le cancellazioni erano al 50%, un tasso mai visto in Valle
d'Aosta. A volte le camere venivano comunque occupate, magari
però a prezzi inferiori".
Secondo Gérard "bisognerebbe cominciare a pensare a come
convivere anche nel mondo del lavoro con questo virus. Anche
perché sennò diventa molto, molto complesso riuscire ad andare
avanti. E soprattutto anche un ricorso ai tamponi che sia
sensato e non fatto così, alla leggera, per tutte le conseguenze
che ha".
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