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Inchiesta pm Aosta: Cassazione conferma assoluzione

Inchiesta pm Aosta

Inchiesta pm Aosta: Cassazione conferma assoluzione

Ex procuratore era accusato di induzione e favoreggiamento

AOSTA, 28 ottobre 2021, 20:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del pg di Milano, confermando così l'assoluzione di Pasquale Longarini, ex procuratore facente funzioni di Aosta, ora giudice civile a Imperia. A chiedere l'inammissibilità del ricorso è stato lo stesso procuratore generale della Corte di Cassazione, accogliendo le memorie presentate dalla difesa. Sia in primo sia in secondo grado il magistrato era stato assolto dalle accuse di induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento. Per quelle accuse, il 30 gennaio del 2017 era finito agli arresti domiciliari.
    E' stata la procura generale di Milano a presentare ricorso in Cassazione contro l'assoluzione del magistrato. Con Longarini erano a processo anche l'imprenditore Gerardo Cuomo e l'albergatore Sergio Barathier; anche per loro è stata confermata l'assoluzione.
    Per gli inquirenti, fino al 31 gennaio 2016 Longarini "abusando delle sue qualità o dei poteri di pubblico ufficiale", "essendo titolare di un procedimento penale a carico di Barathier per gravi reati, in accordo con Cuomo, sollecitava Barathier ad effettuare forniture di prodotti dal Caseificio valdostano per l'albergo Royal e Golf, cui in effetti Barathier procedeva, assumendo ordini del valore di circa 70-100 mila euro". Nell'aprile 2015 il magistrato, sempre secondo l'accusa, "in qualità di pubblico ministero di Aosta, aiutava Gerardo Cuomo ad eludere le investigazioni condotte dalla Dda di Torino" in un "procedimento penale" in "materia di criminalità organizzata, rivelandogli, in violazione dei doveri inerenti alle funzioni, il fatto di essere questi sottoposto ad intercettazioni telefoniche, informazione che il pm di Aosta aveva appreso dai carabinieri di Aosta per ragioni del proprio ufficio, in quanto titolare di procedimenti collegati". Tesi che i giudici di primo e di secondo grado avevano sempre smontato.
    Ora, l'assoluzione in via definitiva. 
   

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