Sono aumentate anche in Valle
d'Aosta, rispetto alle passate consultazioni, le rinunce a
ricoprire il ruolo di scrutatori e presidenti di seggio in
occasione delle elezioni regionali, comunali e del referendum
costituzionale confermativo del 20 e 21 settembre.
Su 160 scrutatori nominati, l'ufficio elettorale del Comune
di Aosta ha dovuto cercare circa 80 sostituti a causa delle
richieste di esonero approvate. Percentuale analoga di istanze
di rinuncia anche tra i 42 presidenti di seggio nominati dal
tribunale di Aosta per il Comune capoluogo: in questo caso,
però, i giudici hanno bocciato diverse istanze e lo stesso è
avvenuto per quelle provenienti dal resto del territorio
regionale.
Oltre ai timori per la pandemia da Covid-19, a spingere in
diversi casi alla rinuncia è stata la difficoltà nell'assentarsi
dal lavoro per un periodo che, in caso di scrutinio di
referendum, regionali e comunali, arriva a cinque giorni. Alla
struttura regionale Enti locali i singoli Comuni non hanno
rappresentate particolari criticità nella formazione dei 161
seggi per quanto riguarda gli scrutatori.
I compensi - definiti da una recente delibera della giunta
regionale - per i presidenti di seggio vanno da 170 euro (per
tre giornate impegnate) a 236 (quattro) fino a 302 (cinque); a
scrutatori e segretari rispettivamente 134, 178 e 222 euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA