Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta: pm, in Vda rapporti con istituzioni da 30 anni

'Ndrangheta: pm, in Vda rapporti con istituzioni da 30 anni

'In intercettazione di 20 anni indagati dicevano, scaliamo l'Uv'

AOSTA, 09 settembre 2020, 12:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La 'ndrangheta in Valle d'Aosta "è sempre stata presente dagli anni '80 con caratteri particolari: i rapporti con le istituzioni". Lo ha detto nella sua requisitoria durante il filone aostano del processo Geenna il pm di Torino Stefano Castellani. Nell'aula al terzo piano del tribunale di Aosta si trovano anche il pm Valerio Longi e il procuratore capo di Torino, Anna Maria Loreto.
    "Il 416 bis (la contestazione di associazione a delinquere di stampo mafioso) non piove dal cielo, ma si inserisce in un contesto socio-criminale che va ricostruito" perché dall'indagine Lenzuolo "emerge la presenza del locale di 'ndrangheta forse dagli anni '70, di sicuro dagli anni '80 un locale di 'ndrangheta ad Aosta c'era. Altro che un territorio vergine", ha detto il magistrato.
    In una intercettazione "di Lenzuolo del 18 luglio 2000 tra Pansera Santo e Oliverio Santo, i principali indagati" in quell'indagine, viene detto "noi dobbiamo scalare il partito dell'Union valdotaine, dobbiamo metterci i nostri uomini nell'Union valdotaine. E' la stessa cosa che abbiamo registrato in questo processo, la stessa identica cosa, lo stesso schema".
    Il pm ha poi citato la "sentenza 11 marzo del '93, sono due sentenze di patteggiamento, corruzione elettorale. Tra gli imputati c'era Francesco Raso, capo bastone di quella articolazione di 'ndrangheta, così dice Caruso". Si trattava di un "patto di scambio, contestato non come 416 ter, non c'era all'epoca, forse non erano emersi gli elementi. Ma questo è un dato giudiziario di estrema importanza" perché "nel '93 abbiamo già comunque un dato rilevane e cioè" un'accusa di "voto di scambio tra un esponente politico di assoluto rilievo", si parla di "elezioni regionali", e "colui che dagli atti di Lenzuolo emergerà essere, anche se poi non abbiamo fatto il processo ma oggi lo citiamo incidentalmente, inserito in quella locale di 'ndrangheta". Nel processo d'appello su questa vicenda tutti gli imputati erano stati assolti. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza