Ci sono anche le indennità
una-tantum per i lavoratori dell'azienda Usl e per quelli delle
Unités des Communes valdôtaines e del Comune di Aosta che sono
stati coinvolti nell'emergenza Covid-19 tra le norme della legge
regionale 8 del 2020 impugnate dal Consiglio dei ministri del 7
agosto. Secondo il governo "eccedono dalle competenze statutarie
e violano i principi costituzionali"
La legge del 13 luglio scorso riguarda l''Assestamento al
bilancio di previsione della Regione autonoma Valle
d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2020 e misure urgenti per
contrastare gli effetti dell'emergenza epidemiologica da
Covid-19'. Tra le parti che saranno al vaglio della Corte
costituzionale ci sono poi il riconoscimento di una "indennità
sanitaria valdostana", "l'assunzione di personale della
dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, senza il preventivo
accertamento della conoscenza della lingua italiana",
l'"indennità di disagio una tantum, pari a euro 20 euro lordo
busta, per ogni giornata effettivamente lavorata nel predetto
periodo" a favore di tutto il personale che a marzo e aprile ha
prestato servizio, per fronteggiare la pandemia, presso la
struttura regionale Dipartimento Protezione Civile e Vigili del
fuoco.
Altre norme impugnate riguardano "la tassazione sullo
smaltimento dei rifiuti speciali", le semplificazioni in materia
di contratti pubblici, le modalità semplificate per la
realizzazione di interventi edilizi, la proroga di un anno delle
autorizzazioni per discariche di rifiuti speciali inerti e le
"disposizioni urgenti in materia di comparto pubblico regionale"
(con possibilità di assunzioni a tempo determinato in
riferimento a personale cessato dal servizio nel 2019 e nel 2020
e non ancora sostituito).
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