Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta: ristoratore, io minacciato? Saputo dai giornali

'Ndrangheta: ristoratore, io minacciato? Saputo dai giornali

Secondo Dda affidò lavori dopo che Di Donato paventò incendio

AOSTA, 10 giugno 2020, 16:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ho appreso delle minacce nei miei confronti leggendo i giornali". Lo ha detto durante il processo Geenna su una presunta locale di 'ndrangheta ad Aosta Sandro Anastasio, ristoratore aostano. Secondo carabinieri e Dda di Torino aveva scelto nel 2016 a chi affidare i lavori di ristrutturazione del suo ristorante dopo le minacce ricevute da Marco Di Donato ("gli ho detto Sandrino sai cosa c'è? Se vengo a sapere che ti fai fare no il lavoro, il preventivo a Lanzo...come lo finisci il locale te lo svampo (brucio ndr)".
    Quindi "dalle risposte si capisce che lei dichiara che non ha mai ricevuto minacce", ha affermato il pm Stefano Castellani.

L'architetto che ha seguito i lavori per Anastasio ha detto in aula: "Ho preso atto della scelta del cliente. Io non avevo mai lavorato con Giuseppe Platì, ero preoccupato fino a un certo punto. Nell'ambiente avevo chiesto informazioni e mi era stato riferito che era una persona corretta. Devo dire che ha fatto un ottimo lavoro" e in seguito ha preso anche un altro "lavoro a Fénis". Oltre a quello dell'artigiano per cui, secondo la Dda, si era speso Marco Di Donato, c'era un altro preventivo. "Quello di Platì inizialmente era più caro, ma poi forse si è allineato. Sandro gli ha fatto vedere i preventivi che aveva in mano...". Su richiesta del pm Castellani, l'architetto ha precisato che "gli operai che lavoravano nel cantiere erano tutti calabresi".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza