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Macellaio aggredito, Pm chiede 8 anni per Lale Demoz

Difesa, c'era una terza persona non individuata

La procura di Aosta ha chiesto la condanna a otto anni di reclusione per Camillo Lale Demoz, di 75 anni, l'impresario di Quart accusato del tentato omicidio del macellaio sessantottenne di Charvensod Olindo Ferré. Il primo ottobre 2018, secondo il pm Eugenia Menichetti, lo aveva aggredito nel proprio capannone con il manico di una zappa, al culmine di una lite fomentata dall'alcol. Ferré aveva riportato gravi lesioni alla testa e Lale Demoz era stato posto ai domiciliari l'11 gennaio 2019. "E' certo che sulla scena del crimine c'era una terza persona, ci sono tracce genetiche di un terzo contributore che non è stato identificato. Lo dice anche la consulenza tecnica della procura. Manca il movente e ci sono dei dubbi, abbiamo chiesto l'assoluzione per insufficienza di prove", spiega l'avvocato Viviane Bellot, che con Antonio Rossomando assiste Lale Demoz. La parte civile (avvocato Maria Rita Bagalà) ha chiesto una provvisionale di 200 mila euro. La sentenza del gup Davide Paladino è attesa il 17 marzo.
   

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