Proseguono le indagini della procura di Aosta sui fondi elargiti dalla Regione al Casinò di Saint-Vincent. Gli inquirenti si concentrano su un nuovo filone: i lavori di ristrutturazione del Grand Hotel Billia e della casa da gioco. Lo ha appreso l'ANSA. Oggi è stato sentito dal pm Eugenia Menichetti - come persona informata sui fatti - il consigliere regionale Stefano Ferrero (Gruppo misto), ex M5s. Insieme al suo collega Roberto Cognetta - che sarà ascoltato domani in procura - negli ultimi cinque anni ha presentato diverse iniziative sul tema in Consiglio Valle. Nei prossimi giorni toccherà a Moreno Occhiolini, consulente internazionale del settore alberghiero e già d.g. del Grand Hotel Billia nel 1988. Audito in seconda commissione nel gennaio 2017, aveva detto che nell'operazione di ristrutturazione del Saint-Vincent Resort and Casinò è "stato speso troppo e sicuramente i risultati della gestione sono molto lontani da quelli che avrebbero dovuto e potuto essere, considerato l'investimento fatto".
In quella sede era emerso che ammontano a 120 milioni 166 mila e 440 euro i costi sostenuti dalla Saint-Vincent Resort Casinò nell'operazione di accorpamento della casa da gioco all'albergo e di ristrutturazione dell'immobile.
Il 7 febbraio scorso la procura ha chiuso la prima parte dell'inchiesta condotta dalla guardia di finanza. Otto gli indagati: gli ex amministratori Luca Frigerio e Lorenzo Sommo, i membri del collegio sindacale Fabrizio Brunello, Jean Paul Zanini, Laura Filetti e i tre ex assessori regionali al Bilancio Augusto Rollandin (lo fu ad interim), Mauro Baccega ed Ego Perron. Per tutti l'ipotesi di reato è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche continuata e in concorso. Per i due ex amministratori e i tre sindaci c'è anche il concorso in falso in bilancio continuato.
Sentito anche ex assessore Chatrian - Nell'ambito dell'inchiesta 'principale' della procura sul Casinò di Saint-Vincent oggi è stato sentito come 'persona informata sui fatti' anche l'ex assessore alle finanze Albert Chatrian (Alpe). Secondo quanto si è appreso, non è stato 'audito' nell'ambito del nuovo filone sui lavori di ristrutturazione ma bensì sugli atti assunti dal Consiglio regionale per finanziare nel corso degli anni la casa da gioco.
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