"La droga non era destinata al
carcere. Si tratta di un singolo episodio legato alle gravi
difficoltà economiche in cui versa il mio assistito". Così
l'avvocato Corrado Bellora, che difende l'assistente di polizia
penitenziaria David Grosso, di 40 anni, di Aosta, arrestato con
60 grammi di cocaina in un'indagine scaturita su segnalazioni di
traffici illeciti nella casa circondariale di Brissogne.
Incensurato, Grosso è molto conosciuto nel mondo del calcio
valdostano.
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