Il dipartimento di Giustizia, guidato da William Barr, revoca la prassi consolidata da decenni di non avviare indagini per frodi elettorali nei mesi prima di un'elezione per timore di ridurre l'affluenza alle urne o di erodere la fiducia nei risultati. Lo rivela il New York Times. Il ministero ha detto ai procuratori che si può indagare su sospetti di frodi elettorali prima che i voti siano contati.
Intanto Facebook annuncia che tutti gli spot legati alle elezioni, a sfondo politico o sociale, saranno vietati sulle sue piattaforme negli Usa dopo la chiusura del voto del 3 novembre per ridurre i rischi di "confusione o abuso", durante lo spoglio.