Renzi da Obama. Stampa Usa, è voto fiducia su riforme

Redazione ANSA

"La cena di stato è un clamoroso voto di fiducia, almeno da parte dell'amministrazione Obama. Se il voto degli italiani approverà i cambiamenti, Renzi sarà uno degli uomini più potenti in Europa. Se il referendum fallisce, ha detto che lascerà la politica". La stampa americana segue con attenzione la trasferta americana di Matteo Renzi e, sia il Washington Post che il Financial Times, non mancano di sottolineare come la Casa Bianca stia preparando un'accoglienza "da star" al "più giovane premier" della storia repubblicana. Sponda subito raccolta da Renzi, che anche oggi ha allargato la delegazione che lo accompagnerà nella trasferta a Washington con altri due nomi 'pesanti', seppur per motivi diversi: lo stilista Giorgio Armani, venerato negli Usa, e il meno famoso Oltreoceano Raffaele Cantone, presidente dell'Anticorruzione. Un messaggio esplicito del nuovo volto dell'Italia che oggi combatte mafie e corruzione. "Il presidente Obama ha deciso di dedicare l'ultima cena alla Casa Bianca all'Italia. Andiamo con tanta gioia e la consapevolezza che non è solo l'Italia del governo ma l'Italia di una ragazza di 19 anni che dopo un problema di salute dà l'esempio, della sindaca di Lampedusa, di una grande scienziata e di un'esperta di cultura. Ci andiamo come Italia, é un fatto bello indipendentemente dal governo", ha osservato il presidente del Consiglio alla vigilia della partenza. Oltre a Cantone, Armani, Benigni e Sorrentino, ci saranno infatti anche quattro donne simbolo dell'eccellenza italiana alla cena ufficiale di martedì con il presidente degli Stati Uniti. Saranno la campionessa paralimpica Bebe Vio, la direttrice del Cern Fabiola Gianotti, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, la curatrice del dipartimento di Architettura e Design del Moma Paola Antonelli. Un'accoglienza da star, titola il Financial Times, sottolineando che Obama si prepara a ricevere Matteo Renzi in quanto "alleato chiave in Europa". E lo farà srotolandogli il tappeto rosso, in parte per ringraziare l'Italia e "in parte per premiare Renzi", diventato "uno degli alleati più affidabili in Europa". Il format della cena alla Casa Bianca, nonostante Obama sia agli sgoccioli della sua presidenza, rivela una grande attenzione dell'amministrazione. Quasi un assist, a meno di due mesi dal referendum, per il capo del governo italiano che rivendica con orgoglio l'invito come riconoscimento di un'Italia che "ha smesso di essere il fanalino di coda". Ma al di là dell'evento glamour ci sarà molta sostanza nel piatto dei colloqui che precederanno la cena; è sulla crescita, sulla necessità di far aumentare consumi ed investimenti rispetto al mantra del rigore europeo che i due si sono trovati d'accordo in tempi non sospetti. Renzi porterà a Washington una legge di Bilancio fresca e ambiziosa sapendo che la vera battaglia si svolgerà a Bruxelles, dove subito dopo ci sarà il Consiglio europeo. E Renzi non fa mistero di voler "copiare" il presidente Usa in una strategia economica espansiva che ha portato in America un significativo aumento dei posti di lavoro. Tutto l'opposto, attacca Renzi che dopo Washington sarà giovedì al Consiglio Ue, dell'austerity europea.

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