Artico: summit Casa Bianca, Italia protagonista con radar

Redazione ANSA

Un sistema di osservazione pan-artico per aumentare il monitoraggio spaziale e temporale dell'Artico e condividere meglio i dati sul suo preoccupante scioglimento per mitigarne gli effetti e consentire l'adattamento e la resistenza delle popolazioni locali: e' l'obiettivo della riunione dei ministri della ricerca scientifica ospitata alla Casa Bianca, un summit di 25 Paesi dove l'Italia, rappresentata da Stefania Giannini, e' stata tra i protagonisti, in particolare per i suoi radar satellitari. "Il contributo scientifico dell'Italia e' molto apprezzato", ha spiegato il ministro della Ricerca in un briefing con la stampa italiana all'ambasciata di Washington, presente il capo delegazione, Armando Varricchio. "L'Artico e' tra le priorita' anche del nostro piano della ricerca, con uno stanziamento di alcune decine di milioni di euro nel triennio 2016-2018", ha sottolineato il ministro, ricordando inoltre che presso il ministero degli esteri e' stato riattivato il Tavolo Artico, un gruppo informale di consultazione composto da membri provenienti dal mondo accademico, della ricerca e delle imprese. Tra queste Eni, impegnata, oltre che in programmi di estrazione in Norvegia e in Russia, anche in progetti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei trasporti marittimi (oilspill), la riduzione dell'impatto ambientale e la tutela delle comunità indigene. "L'obiettivo della ministeriale Giannini - ha riferito - e' quello di rafforzare e internazionalizzare la cooperazione scientifica. L'Italia, dal 2013 membro osservatore del Consiglio Artico, collabora già con Usa, Canada e Paesi scandinavi e ha rapporti importanti con la Russia, in una sorta di 'science diplomacy'". Oggi i Paesi coinvolti presenteranno i loro progetti. L'Italia ne proporrà 3-4: tra questi spicca quello del Cnr, un radar satellitare che a distanza di centinaia di km e' in grado rilevare deformazioni di pochi cm del terreno, come nel caso del terremoto ad Amatrice ma anche di fusione del permafrost nella regione artica, con effetti su abitati e infrastrutture. Giannini ha confermato anche "l'impegno forte'' sulla collaborazione scientifica con gli Usa in ''due settori strategici come la fisica e lo spazio'' dopo aver incontrato il consigliere scientifico di Barack Obama, John Holdren, con cui ha discusso anche del fututo G7 italiano. Per quanto riguarda la fisica, Giannini ha confermato l'impegno, anche economico, relativo al Fermilab (il laboratorio di Chicago dedicato allo studio della fisica delle particelle elementari) e alle sue ricerche sui neutrini. Ribadito ''pienamente anche l'impegno italiano per la Iss e il ruolo del nostro Paese a livello europeo non solo come contributore principale di Esa ma anche come punto di equilibrio tra paesi che ruotano nella funzione di leadership attorno alle politiche spaziali europee''. ''Su questi dossier c'e' una continuita' di linea politica che ci aspettiamo possa essere confermata, comunque vadano le elezioni'', ha auspicato.

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