Hillary in rosso, Trump in blu. La sfida dei colori

Scelte opposte per bilanciare caratteri. Melania la piu' elegante

Redazione ANSA NEW YORK

La piu' elegante e' senza dubbio Melania, con un abito nero, senza spalle di Rouland Mouret da 2.645 dollari. La moglie di Donald Trump ruba la scena anche a Ivanka, che sfoggia un vestito rosa pallido, simile a quello della convention repubblicana ma meno efficace. Hillary Clinton e Donald Trump, i due protagonisti assoluti della serata, si presentano invece sul palco con scelte opposte.

La candidata democratica sceglie il rosso, dalla testa ai piedi: il colore dei papi e degli imperatori, che brilla senza intimidire. Una scelta dettata dalla necessita' di ispirare passione, perche' Hillary di presidenziale e professionale ha gia' molto.

Trump invece sceglie un sobrio blu, in varie tonalita': l'obiettivo, nel suo caso, e' rassicurare. Il blu infatti simbolizza la fiducia, la lealta' e la forza. Tutto quello che Trump ha bisogno di trasemettere, e che si contrappone alle scelte effettuate in passato, con la cravatta rossa a spiccare.

Scelte di colori quindi significative. Hillary sceglie il rosso colore dei repubblicani, e Trump il blu dei democratici, anche per cercare di far breccia nel cuore dei colletti blu che compongono la base democratica. Scelte simboliche che mostrano l'evoluzione dei candidati: Trump contrappone alla sua forza e alla sua energia naturale un blu rassicurante per darsi un tono presidenziale.

Hillary contrappone alla sua professionalita' e alla sua esperienza un rosso aggressivo per cercare di ispirare e scrollarsi di dosso l'idea di freddezza e di distacco che domina soprattutto fra gli elettori, ancora scettici nei suoi confronti. Un sondaggio del Washington Post lo dimostra: Trump e' ritenuto piu' onesto di Hillary. La candidata democratica è ritenuta onesta dal 36% degli elettori, a fronte del 45% che considera Trump onesto. Solo il 43% degli sostenitori di Bernie Sanders ritiene Clinton onestà.
   

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