Prima di Hillary, le donne aspiranti presidente nella storia Usa

Redazione ANSA

Hillary Clinton fa la storia diventando ufficialmente la prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti. Non e' pero' ne' l'unica ne' la prima ad averci provato, con ben 12 precedenti, che vanno indietro nel tempo fino al 1872, quando la suffragetta Victoria Woodhull fu la prima a candidarsi alla guida del Paese. Woodhull, pioniera liberal, era candidata per l'Equal Rights Party quando ancora le donne non avevano il diritto al voto. E si batteva per "l'amore libero" inteso come libertà di sposarsi, divorziare, avere figli senza l'interferenza del governo. Nonostante la sconfitta ci riprovo' altre due volte, nel 1884 e nel 1892, quando fu anche scelta come candidata presidenziale dalla National Woman Suffragists' Nominating Convention con Marietta Stowe sua vice, sebbene si tratto' di nomination simboliche.

Marietta Stowe era stata scelta come vicepresidente anche per un ticket con un'altra candidata, Belva Ann Lockwood, che aveva lanciato la sua corsa nel 1884 e ando' oltre Victoria Woodhull perché divenne la prima donna il cui nome compari' su schede elettorali e ci provo' anche una seconda volta, quattro anni dopo. Si dovette pero' aspettare oltre mezzo secolo prima che un'altra donna comparisse fra i candidati: era il 1940 e a provarci fu Gracie Allen, un'attrice comica che aveva inizialmente lanciato la sua campagna come uno scherzo ma che man mano vide crescere il suo seguito, fino a oltre 100 mila seguaci e con persino un endorsement da parte della Harvard University. Si ritiro' prima delle elezioni. Il suo sfidante era Franklin Delano Roosevelt. Nel 1964 fu la volta di Margaret Chase Smith, una repubblicana che divenne la prima ad ottenere piu' di un voto ad una convention di partito, anche se perse tutte le primarie.

Nel 1972 invece sali' alla ribalta Shirley Chisholm, la prima donna afroamericana ad essere eletta al Congresso. Era candidata per i democratici e arrivo' fino alla convention di Miami.Lo stesso anno furono in corsa anche Patsy Mink e Linda Jenness che si candido' per il partito socialista degli operai e ottenne ben 80 mila voti, ma non aveva l'eta' minima -35 anni- per essere eletta presidente. Non fu candidata alla presidenza, ma nel 1984 Geraldine Ferraro, figlia di immigrati italiani, entro' nella storia dopo che il candidato democratico Walter Mondale la scelse come suo vice, la prima volta per una donna. Nel 1988 ci fu Pat Schroeder per i democratici. Nel 2000 tento' di scendere in campo Elizabeth Dole, una repubblicana e moglie del leader della maggioranza al Senato nonché candidato alla presidenza e vicepresidenza Bob Dole. Per mancanza di fondi fu pero' costretta a gettare la spugna. Nel 2004 ci provo' Carol Moseley Braun, la prima donna di colore ad essere eletta al Senato per i democratici ma anche lei dovette fare un passo indietro dopo essere rimasta a secco di fondi per finanziare la sua campagna.

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