I 70 anni di Donald Trump in corsa per la Casa Bianca

Il magnate americano ha chiesto la 'completa e totale chiusura' all'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti

Redazione ANSA

Dal 16 giugno quando ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per la Casa Bianca nel campo repubblicano, l'imprenditore miliardario Donald Trump non ha smesso di imporsi all'attenzione generale a suon di battute caustiche, sessiste, orgogliosamente politicamente scorrette, che fino ad ora lo hanno comunque premiato nei sondaggi il 70enne magnate si conferma un guru della 'autopromozione', non mostra alcuna timidezza nel rivendicare le sue capacità imprenditoriali, il suo successo, il suo denaro. "Non ho bisogno dei soldi di nessuno, non userò i soldi dei lobbisti. Userò i miei. Io sono molto ricco".

Donald John Trump è nato a New York, 14 giugno 1946. Imprenditore, politico e personaggio televisivo statunitense, è  figlio di Fred Trump, un facoltoso investitore immobiliare di New York, da cui è stato fortemente influenzato nel proposito di intraprendere una carriera nel medesimo settore.

Ha frequentato la Wharton School of the University of Pennsylvania, lavorando allo stesso tempo nell'azienda paterna, la «Elizabeth Trump & Son», di cui divenne socio dopo essersi laureato nel 1968; tre anni più tardi rilevò in prima persona la gestione della compagnia, ribattezzandola «Trump Organization». Le sue strategie aggressive di brand management, il suo stile di vita e i suoi modi diretti hanno contribuito a renderlo un personaggio celebre, status accresciuto dalla popolarità del programma televisivo The Apprentice, da lui stesso prodotto e condotto fra il 2004 e il 2015.

Il suo patrimonio da 9 miliardi di dollari è la 'garanzia finanziaria' richiesta dalla legge americana per lanciare la campagna. Questa sembra la volta buona per lui, che già in passato ha flirtato con la candidatura per la presidenza degli Stati Uniti, finendo poi sempre per fare un passo indietro. Ed è un candidato come nessun altro, che si aggiunge agli altri 16 repubblicani scesi in campo fino ad ora. I suoi bersagli sono ricorrenti: Cina e Messico, oltre a pesanti battute contro le donne che mettono in imbarazzo il partito repubblicano. Ma anche questo non sembra essere un problema per lui. Il magnate del real estate non ha infatti escluso la possibilità di correre da solo nel caso in cui non riuscisse a conquistare la nomination repubblicana, ha detto nel primo dibattito tv con gli altri candidati Gop. Trump ha chiesto una "completa e totale chiusura" all'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti.

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