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Convegno, cultura traino per economia

Convegno, cultura traino per economia

Se ne è parlato in iniziativa Confcommercio-Umbria jazz

PERUGIA, 18 luglio 2019, 17:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La cultura, gli eventi e gli spettacoli sono un traino per l'economia e la stimolano, facendo crescere i territori creando ricchezza. "Perché ogni euro speso nella gestione di un evento culturale genera effetti economici e indotti positivi per oltre due euro e mezzo" il messaggio lanciato da Perugia, nel corso di Umbria jazz, dal convegno 'Più cultura, più crescita', organizzato da Confcommercio e Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con il festival.
    A palazzo Cesaroni, infatti, è stata presentata l'indagine "Investire in cultura" realizzata da Rsm-Makno per Impresa Cultura Italia-Confcommercio. Un festival quindi preso ad esempio "come unico in Italia con un brand che rispecchia una regione", insieme al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dal presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni, il quale ha voluto portare questa presentazione proprio in occasione dell'evento, per sottolineare che l'Umbria "deve guardare ad una nuova sfida per fare della cultura".
    In merito agli investimenti delle imprese in cultura e all'impatto economico degli eventi culturali e creativi per i territori, l'indagine evidenzia che sta crescendo l'interesse e l'investimento da parte degli imprenditori: per oltre il 70%, infatti, il sostegno a progetti ed eventi culturali è strategico, con il ritorno di immagine (19%) che è la motivazioni principale all'investimento, ed oltre un terzo delle imprese equipara gli investimenti in cultura alla pubblicità.
    Tra gli interventi che hanno animato la tavola rotonda anche quello del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. "Il settore culturale e creativo - ha detto - conta oggi tantissime imprese impegnate nella produzione culturale, ma dà allo stesso tempo una spinta anche agli altri settori: come emerge dalla nostra ricerca, ogni euro speso ne genera 2,65 in indotto per l'economia locale. Il settore culturale e creativo genera, poi, anche un altro tipo di indotto. Perché la cultura è l'acqua che fa girare il mulino della creatività su cui si fonda una parte fondamentale del Made in Italy".
    Ed è stato poi ricordato che con questa prospettiva, lo scorso anno, la Confcommercio ha creato il Coordinamento Impresa Cultura Italia "per riconoscere la cultura come una componente fondamentale e autonoma, trasversale ma non accessoria, del terziario di mercato e dell'economia del Paese".
    Hanno poi preso la parola anche il presidente della Fondazione Umbria Jazz Renzo Arbore, l'assessore regionale alla cultura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, Mario Abis, professore all'Università Iulm e Partner Rsm-Makno e Luca Ferrucci, professore all'Università degli Studi di Perugia.
   
   

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