Kamasi Washington sarà tra i
protagonisti di Umbria jazz 2019 con il suo nuovo album Heaven
and Earth. Si esibirà all'Arena Santa Giuliana il 19 luglio.
Per Kamasi Washington, ricorda il festival perugino, si sono
spesi "richiami a suggestioni non comuni", evocando John
Coltrane per descrivere il suo approccio spirituale alla musica
afroamericana, e Wynton Marsalis per l'impatto che il suo arrivo
ha avuto sul microcosmo del jazz. Californiano, 38 anni figlio
di un insegnante di musica, ha esordito con il disco The Epic,
pubblicato nel 2015. Epico non tanto perché triplo (172 minuti)
ma perché frutto di una complessità rara. Vi trovano sintesi -
grazie ad un organico che prevede oltre ad una ricca (10
elementi) formazione strumentale anche un coro di 20 cantanti ed
un complesso d'archi di 32 musicisti - molteplici influenze, dai
generi più stradaioli del momento a precisi richiami ad un certo
jazz radicale anni 70, dal gospel ai classici del soul e perfino
alla tradizione accademica occidentale.
The Epic è stato seguito l'anno scorso da un lavoro
altrettanto ambizioso, il doppio Heaven and Earth, entrato nelle
classifiche dei migliori album del 2018 di testate del calibro
di GQ, Mojo e Variety. In mezzo, nel 2017, Harmony of
difference, un allestimento multimediale per la biennale del
prestigioso Whitney Museum di New York.
Sono comunque in primo piano anche le ripetute collaborazioni
con Kendrick Lamar per i suoi ultimi dischi e con John Legend, a
completare i tratti di una identità di non facile definizione.
Washington - sottolinea ancora Umbria jazz - non è solo un
compositore di talento ed un sofisticato creatore di
architetture sonore, ma è anche un solista trascinante e di
grande cultura musicale, come il pubblico di Umbria Jazz ha
potuto ascoltare dalla sua prima performance al festival, tre
anni fa.
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