L'Unità di degenza infermieristica
dell'Azienda ospedaliera di Perugia è stata individuata come
modello di riferimento dall'Asl Città di Torino. Una delegazione
di professionisti piemontesi ha visitato la struttura per
conoscere e approfondire i criteri assistenziali svolti
dall'Udi, che si occupa dei dei pazienti nella fase post-acuta
della malattia, trasferiti dalle strutture specialistiche dopo
diagnostica.
Il personale del Santa Maria della Misericordia ha illustrato
come l'obiettivo prioritario del reparto è di favorire il
recupero dell'autonomia della persona, in un'ottica di
dimissioni al domicilio o all'avviamento in una struttura
sanitaria residenziale protetta, attuandosi così una
ottimizzazione dei posti letto nelle degenze di medicina e
perseguire l'appropriatezza del ricovero.
La delegazione torinese - è detto in una nota dell'Azienda
ospedaliera - era composta dal direttore del Dipartimento
Chirurgico, Sergio Livigni, dal direttore del Dipartimento
medico, Franco Aprà, dalla dirigente dell'area infermieristica,
Daniela Ballardini, e dai responsabili infermieristici Dario
Faggiano e Antonella Dragonetti, provenienti tutti dal presidio
ospedaliero San Giovanni Bosco della Asl Città di Torino.
L'incontro con i rappresentanti della più grande azienda
sanitaria del Piemonte, che conta 5.950 dipendenti si è svolto
presso l'aula Montalcini del Creodell'Azienda ospedaliera di
Perugia, presenti il responsabile infermieristico dell'Udi,
Daniele Torroni, e Moira Berti, responsabile infermieristica
della continuità delle cure.
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