(ANSA) - PERUGIA, 6 DIC - La Direzione dell'Azienda
ospedaliera di Perugia interviene con alcune considerazioni con
riferimento "alle notizie di stampa" riguardanti l'applicazione
di norme in materia di gestione degli errori in sanità.
"Alla luce delle ragioni che hanno determinato la gestione
commissariale - si afferma in un comunicato del Santa Maria
della Misericordia - si è posta da subito l'esigenza di
procedere ad una analisi dei principali processi organizzativi e
gestionali, oltre che tecnico-operativi in Azienda. Tra questi è
stata posta particolare attenzione al sistema aziendale per la
gestione del rischio, sia dal punto di vista organizzativo che
clinico, con i correlati aspetti assicurativi e di gestione dei
sinistri. In questo scenario sono emerse criticità sulla
gestione dei sinistri stessi, sostanzialmente caratterizzati da
un non perfetto allestimento del sistema documentale specifico,
fondamentale per una appropriata e completa definizione degli
eventi registrati e o denunciati. Nelle analisi condotte -
prosegue l'ospedale - si registrava la necessità di assicurare
il completamento dell'iter amministrativo delle diverse
situazioni, fino a porre in evidenza i diversi profili e livelli
di responsabilità organizzativa o tecnico professionale e i
relativi fattori causali. Pertanto l'Azienda si sta attenendo a
disposizioni di legge e indirizzi di coordinamento emanati a
livello nazionale, dalla procura generale della Corte dei conti,
che prevedono precisi obblighi in capo alle Aziende nel caso in
cui queste si trovano costrette a risarcire danni, anche in
ambito sanitario. Si stigmatizza che, comunicazioni e
indicazioni trasmesse dalla procura regionale della Corte dei
conti ai commissari delle Aziende sanitarie e ai Collegi
sindacali delle stesse, di carattere interno e riservato,
divengano oggetto di pubblica diffusione. Resta evidente che
iniziative assunte da organizzazioni sindacali o da altri
soggetti, del genere di cui si è avuta notizia, oltre a creare
un ingiustificato allarmismo, non possono che danneggiare i
professionisti sanitari. In questa fase i commissari sono
impegnati nel ripristino di una regolare gestione delle
procedure risarcitorie ed assicurative, con la formulazione di
note di messa in mora finalizzate esclusivamente alla
interruzione dei termini di prescrizione: pertanto si rigetta
l'attribuzione di intenti persecutori o da caccia alle streghe
da parte della Direzione generale nei confronti dei dipendenti".
(ANSA).