(ANSA) - PERUGIA, 5 NOV - Due giorni di confronto a Perugia
tra 100 esperti di malattie cardiovascolari che affrontano il
tema della gestione della tecnologia avanzata nell'ambito
chirurgico e cardiologico. Si tratta di professionisti di centri
italiani ed esteri considerati all'avanguardia in questa
tipologia di trattamento.
Il convegno, organizzato dal dipartimento
cardio-toraco-vascolare dell'Azienda ospedaliera di Perugia, dai
responsabili delle strutture complesse dottori Claudio
Cavallini, Massimo Lenti e Temistocle Ragni, si svolge fino a
mercoledì 6 novembre presso la sala congressi dell'Hotel Giò.
"Per il secondo anno consecutivo hanno aderito al nostro
invito i principali operatori del settore, con l'obiettivo di
perfezionare la crescita e l'esperienza in un ambito di
tecnologia che richiede un team multidisciplinare e strettamente
integrati" spiega il dottor Lenti attraverso l'ufficio stampa
del Santa Maria della Misericordia. "Sono relativamente pochi -
ha aggiunto - i centri organizzati in questo senso, soprattutto
se si considerano le dimensioni delle malattie cardiovascolari".
Nel saluto introduttivo ai lavori il commissario
straordinario dell'Azienda ospedaliera di Perugia Antonio Onnis
ha voluto evidenziare come sia necessaria una capacità di
prevedere e gestire concomitanti situazioni avverse.
"L'invecchiamento costante della popolazione - ha spiegato -, le
risorse sempre più contenute e le patologie croniche fanno
immaginare scenari difficili da gestire. Una 'tempesta
perfetta', che può essere affrontata e gestita con le competenze
dei professionisti, con un uso appropriato delle avanzate
tecnologie e con il lavoro in team multiprofessionali".
L'ospedale di Perugia - si legge ancora nella sua nota -
viene considerato punto di riferimento in ambito regionale e
nazionale, leader nella evoluzione tecnologica applicata alla
clinica. Nel complesso, i professionisti del dipartimento
cardio-toraco-vascolare del Santa Maria della Misericordia
eseguono oltre 3 mila procedure complesse all'anno, avvalendosi
di sale operatorie dedicate, tra cui la sala ibrida, che fu
realizzata, prima in Italia e terza in Europa nel 2006, e
aggiornata tecnologicamente nel 2016.
Tra i relatori delle due giornate di lavori, esperti di
Francia, Germania e Giappone, con i chirurghi Ludovic Canaud e
Nikolaos Tsilimparis, considerati tra i principali innovatori
del trattamento delle patologie dell'arco aortico. (ANSA).