(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 21 OTT - La cecità legata al
glaucoma si può prevenire. E' stato questo l'argomento
principale del convegno che si è svolto ad Assisi sabato 19
ottobre nelle sale di palazzo Monte Frumentario. A confronto,
insieme al dottor Giovan Battista Sbordone, responsabile della
struttura complessa di oculistica della Usl Umbria 1, alcuni tra
i maggiori esperti italiani della malattia.
Il glaucoma è una malattia oculare correlata generalmente a
una pressione dell'occhio troppo elevata. Secondo l'Oms ne sono
affette circa 55 milioni di persone nel mondo. Si tratta della
seconda causa di cecità a livello planetario dopo la cataratta,
ma è la prima a carattere irreversibile. In Italia si stima che
colpisca circa un milione di persone e circa la metà non ne
sarebbe a conoscenza perché non effettua visite oculistiche
periodiche complete (con controllo del fondo oculare, del tono
ovvero della pressione oculare e del campo visivo). Generalmente
questa patologia colpisce dopo i 40 anni.
Per quanto riguarda la Usl Umbria 1 - è detto in una sua nota
- le persone affette da glaucoma sono in cura presso i due
centri glaucoma degli ospedali di Città di Castello e di
Gubbio-Gualdo il cui responsabile è il dottor Roberto Vigorito.
I pazienti seguiti al momento sono circa 750. Inoltre ogni anno
vengono eseguiti oltre cento interventi con le tecniche più
avanzate. Entrambi i centri glaucoma sono dotati dei moderni
laser per il trattamento non invasivo sotto soglia di tale
patologia.
Nell'ambito del convegno, tuttavia, non si è parlato soltanto
di glaucoma. Una sessione, infatti, è stata dedicata al rapporto
tra l'oftalmologia ed i social network, affidata al dottor
Giordano Fanton, fondatore di "oftalmologia clinica" un social
network che raccoglie oltre 2300 oculisti. Un'altra parte del
congresso ha riguardato il diabete e le sue ripercussioni
sull'occhio. (ANSA).