(ANSA) - PERUGIA, 27 AGO - "La buona sanità esiste, ecco la
mia testimonianza": con una lettera un paziente perugino elogia
il personale sanitario del Santa Maria della Misericordia per
"professionalità e umanizzazione" delle cure.
"Da paziente e da cittadino di Perugia - scrive alla
direzione dell'Azienda ospedaliera Silvano Corbucci, che chiede
espressamente di dare evidenza alla sua testimonianza, secondo
quanto riferisce l'ospedale - recentemente sono dovuto ricorrere
alle cure della struttura ospedaliera. Della malattia che mi ha
colpito, che sento ormai definire 'il male del secolo', un
tumore, porto e porterò per sempre i segni ma, grazie alle cure
ricevute, io come tanti possiamo dire di continuare a sperare, a
vivere e, soprattutto, a testimoniare. Sono mosso da un sincero
e profondo sentimento di stima, in periodi in cui spesso si
sente parlare di malasanità in Umbria e, purtroppo, in Italia, e
non posso non constatare il notevole livello di competenze
professionali della struttura sanitaria pubblica ospedaliera. In
particolare mi riferisco alla Chirurgia generale e d'urgenza
diretta dal prof. Annibale Donini, nella quale sono stato
ricoverato. Non posso non ringraziare quest'ultimo, una
'eccellenza italiana', che rappresenta il perfetto connubio di
professionalità e umanità, di chi lavora mosso da una passione
personale che trasmette visibilmente all'intera equipe e, cosa
non scontata né semplice, al paziente, con attenzione al lavoro
ma predisposto a prendersi cura del prossimo, incarnando tutti i
valori ed i principi del giuramento di Ippocrate, a suo tempo
prestato e, ad oggi, indubbiamente onorato. Della stessa Unità
operativa intendo esprimere ulteriore particolare ringraziamento
e gratitudine ai dottori Emanuele Rosati e Luigina Graziosi, che
mi sono stati accanto con massima gentilezza, disponibilità,
capacità professionale, competenza, supportandomi e
sopportandomi a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno. Inoltre
intendo ringraziare il dott. Marco Lupattelli della Radioterapia
Oncologica e tutto lo staff di contorno, che in ogni momento,
fino dalle prime diagnosi e terapie, con gentilezza non
scontata, mi hanno accudito con straordinaria disponibilità,
informando me e i miei familiari in maniera chiara e diretta,
usando sempre la dovuta attenzione, cortesia e cura nelle
parole. Da ultimo e non certo per ultimo, un grazie a tutto il
personale infermieristico delle strutture menzionate che si è
prodigato a per alleviare i disagi della malattia - conclude
Corbucci - sempre con garbo e serenità". (ANSA).