(ANSA) - TERNI, 16 AGO - All'ospedale di Terni si è aperto un
nuovo capitolo per la struttura complessa di Anatomia
patologica, diretta dal prof. Stefano Ascani, che ha allestito
tre laboratori di Patologia molecolare con strumentazioni
considerate innovative dal punto di vista tecnologico e
personale con competenze specifiche ed esperienza in ambito
medico, biologico e tecnico. Attivi da circa due mesi, sono in
grado di supportare, quando necessario, l'attività diagnostica
dell'anatomia patologica in modo da fornire informazioni
supplementari utili per la conoscenza e la cura personalizzata
di alcuni tumori.
L'equipe degli anatomo-patologi - spiega l'Azienda
ospedaliera in una nota - non soltanto potrà identificare
esattamente il tipo di neoplasia e il suo grado di invasività e
di differenziazione attraverso l'esame istologico tradizionale,
ma sarà anche in grado di definire i meccanismi patogenetici
sottostanti l'insorgenza tumorale e di identificare precisi
assetti genetici che rivestono un importante ruolo diagnostico,
prognostico e predittivo di risposta alle terapie innovative che
gli oncologi oggi sono in grado di proporre. Infatti, in campo
diagnostico i marcatori molecolari - si spiega ancora nella nota
- possono portare alla identificazione di specifici quadri
patologici in base alla presenza o meno di una determinata
lesione genetica. In campo prognostico alcune condizioni
genetiche "possono aiutare" a predire l'andamento della malattia
in modo indipendente dai trattamenti impiegati. Ma il potenziale
informativo delle analisi genetiche in ambito oncologico ha
soprattutto - evidenzia ancora il Santa Maria - una
"fondamentale funzione predittiva". E' stato infatti dimostrato
che il riscontro di particolari caratteristiche genetiche può
offrire importanti informazioni relative alla capacità delle
cellule tumorali di rispondere o meno a specifici trattamenti
farmacologici, divenendo così uno strumento essenziale per una
adeguata scelta terapeutica da parte degli oncologi.
"L'importanza dell'analisi molecolare nelle patologie
oncologiche - spiega il prof. Ascani - ha una portata
rivoluzionaria in ambito oncologico perché, contrariamente alla
chemioterapia, che non ha la possibilità di preservare le
cellule sane dal meccanismo d'azione del farmaco, consente di
individuare i pazienti che potranno essere sottoposti a terapie
con farmaci di nuova generazione, in grado di avere un'azione
'mirata' solo nei confronti delle cellule neoplastiche, che è il
concetto della cosiddetta medicina di precisione o medicina
personalizzata".
Le piattaforme diagnostiche recentemente acquisite in
'service', per un costo complessivo di 300 mila euro l'anno,
consentiranno quindi di fornire tutta una serie di informazioni
genetiche e biomolecolari che l'Anatomia patologica, l'Oncologia
medica e tutti i gruppi oncologici multidisciplinari
dell'ospedale di Terni potranno impiegare nell'ambito della
terapia dei tumori (tra cui le neoplasie del sistema nervoso
centrale, del polmone, del colon retto, della mammella,
dell'apparato gastroenterico, del tratto urogenitale, della
tiroide, della cute e dei linfomi). "Questo tipo di
determinazioni - afferma il direttore dell'Oncologia medica
Sergio Bracarda - in alcuni casi potrà essere ripetuto anche nel
corso della malattia per adeguare le scelte terapeutiche
all'andamento della malattia stessa. E questo rappresenta
l'inizio di un lavoro che sarà periodicamente e continuamente
aggiornato, portando l'Azienda ospedaliera di Terni a livelli di
sempre più elevata competenza e qualità nell'erogazione delle
cure complesse". (ANSA).