(ANSA) - PERUGIA, 10 GIU - In attesa che le società
scientifiche nazionali emanino linee guida in ambito di accessi
vascolari, la Siaarti, Società italiana di anestesia, analgesia,
rianimazione e terapia intensiva, ha presentato un documento di
"Buone pratiche cliniche sugli accessi vascolari". Si tratta di
incontri che gli estensori stanno svolgendo in tutta Italia
proprio per sensibilizzare il personale sanitario a questa
"crescente" esigenza. Sul tema si sono confrontati esperti
multidisciplinari (anestesisti, radiologi interventisti,
oco-ematologi) in un incontro che si è svolto presso l'aula
Levi-Montalcini dell'Azienda ospedaliera di Perugia.
"Il confronto ha ribadito la necessità di preservare il
patrimonio venoso dei pazienti oncologici, sottoposti a
chemioterapia, e di quanti necessitano di somministrazione
ripetuta o continua di antibiotici, prodotti nutrizionali e
farmaci salvavita" spiega il dottor Fabio Gori, direttore della
struttura complessa di Anestesia e rianimazione e responsabile
scientifico dell'evento. "L'incontro - aggiunge - è servito a
presentare ai referenti medici ed infermieristici dei gruppi
mutidisciplinari (Av-Team e Picc-Team) delle aziende ospedaliere
e delle Usl umbre il documento redatto dal gruppo di lavoro
della società scientifica di anestesia e rianimazione".
Durante il corso - riferisce l'ospedale -, gli organizzatori
hanno anche affrontata la necessità di istituire gruppi
multidisciplinari costituiti da personale specificamente
preparato che assicurino sicurezza al paziente con
significativa riduzione delle complicanze infettive e meccaniche
e conseguente efficienza aziendale e riduzione dei costi.
"La partecipazione di referenti di tutte le aziende sanitarie
ha fatto emergere il bisogno di elaborare e condividere
procedure aziendali regionali - ha sottolineato il dottor
Vittorio Cerotto, responsabile del servizio aziendale di Accessi
vascolari della Usl Umbria 1 -, con protocolli ospedalieri
locali per sviluppare l'integrazione ospedale-territorio".
(ANSA).