(ANSA) - PERUGIA, 23 MAG - L'amministrazione condivisa è
stata al centro di un incontro che si è svolto a Perugia nella
sala Colonne di palazzo Graziani. L'iniziativa, promossa da
Fondazione Perugia e Regione Umbria ha rappresentato un momento
di analisi della Legge regionale numero 2 del 6 marzo 2023 dal
titolo "Disposizioni in materia di amministrazione condivisa".
La riforma del terzo settore, seppur con alcune lentezze nella
sua applicazione, riveste - è stato detto, secondo quanto si
legge in una nota di Palazzo Donini - "una particolare
importanza non solo perché ha disciplinato e colmato una lacuna
normativa, ma soprattutto perché, intervenendo in molteplici
ambiti, ha dato un ruolo più chiaro a enti che svolgono una
funzione centrale per il territorio e la comunità". In
quest'ambito la Regione Umbria è stata tra le prime, dopo
Toscana e Molise, a dare alla norma concreta attuazione,
valorizzazione e diffusione, approvando una legge regionale che
nasce con il fine di rafforzare la collaborazione fra pubblica
amministrazione e terzo settore e arrivare a un nuovo rapporto
tra pubblico e privato basato sulla convergenza di obiettivi e
sull'aggregazione di risorse attraverso attività di
co-programmazione e co-progettazione di servizi e interventi.
I lavori sono stati aperti da Cristina Colaiacovo, presidente
della fondazione Perugia, dal direttore regionale Salute e
Welfare, Massimo D'Angelo e dalla vicepresidente del Consiglio
regionale e presidente dell'Osservatorio per le disabilità
Paola Fioroni.
L'Assessore regionale alla Salute e Politiche sociali Luca
Coletto ha chiuso i lavori.
Suddiviso in tre diverse sezioni, il programma del convegno ha
visto alcuni interventi specifici e due tavole rotonde sui nuovi
scenari aperti dalla Riforma.
In tale contesto anche le Fondazioni, pur non essendo
formalmente enti del terzo settore, sono interessate dalla
Riforma sotto diversi profili.
"Sono convinta - ha sottolineato Cristina Colaiacovo - che la
Riforma rappresenti una grande opportunità per gli enti del
terzo settore e per questo la nostra Fondazione intende
supportarli nell'analisi degli aspetti più rilevanti e
innovativi. La nostra istituzione, inoltre, sta progettando un
percorso formativo gratuito comprensivo di laboratori
tecnico-pratici di approfondimento sul tema, che si svolgeranno
nel mese di settembre, con l'obiettivo di rafforzare le
conoscenze e le competenze delle organizzazioni non profit e
aiutarle ad attivare un percorso di innovazione".
Ringraziando la Fondazione Perugia Paola Fioroni ha
sottolineato l'importanza che la Fondazione sia in questa fase
in particolare, vicina ai territori e alle persone. Abbiamo
avviato con questa legge regionale un percorso condiviso basato
sulla concertazione che mette al centro la persona.
Cooprogettare significa anche raggiungere i cittadini conoscere
i loro bisogni e dare delle risposte sempre più efficaci.
D'Angelo ha posto l'accento anche sulla necessità di avviare
un percorso specifico di formazione.
Coletto dopo avere ricordato che l'Umbria è la prima Regione
ad essersi dotata di un disegno di legge in materia, ha
rimarcato che "la Regione vuole compiere un ulteriore passo nel
rafforzamento della prospettiva di collaborazione tra la
pubblica amministrazione, i cittadini e il terzo settore". "Il
nostro paese - ha aggiunto - vanta una forte presenza del
volontariato che emerge sempre nei momenti di criticità. Nel
terzo settore c'era quindi la necessità di un intervento
normativo con un quadro di principi e di regole comuni per
potersi orientare e dare consistenza ai procedimenti di
co-programmazione e co-progettazione".
Lo stato di attuazione della Riforma è stato illustrato da
Alessandro Lombardi del ministero del Lavoro e delle politiche
sociali, Luca Gori, docente di diritto Costituzionale della
Scuola superiore Sant'Anna di Pisa ed Enrica Ricci, dirigente
servizio terzo settore Regione Umbria.
A seguire una tavola rotonda ha approfondito l'impatto della
riforma moderata da Anna Lisa Lelli, responsabile del terzo
settore ed economia sociale Regione Umbria a cui sono
intervenuti Felice Scalvini, esperto terzo settore Regione
Umbria, Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale forum terzo
settore, e Luciano Gallo, componente del gruppo tecnico di Anci.
Il convegno è proseguito con una discussione dedicata alle
iniziative per la diffusione della riforma, moderata da Fabrizio
Stazi, direttore generale fondazione Perugia, e con la
partecipazione di Giuseppe Campana, commercialista esperto in
materia di terzo settore, Andrea Bernardoni e Roberta Veltrini
di Alleanza delle cooperative italiane e Salvatore Fabrizio,
direttore Cesvol Umbria.
I lavori oltre che dall'assessore Coletto, sono stati conclusi
da Daniela Monni, presidente della commissione Welfare di
Fondazione Perugia. (ANSA).