(ANSA) - PERUGIA, 13 FEB - Avviare un processo culturale di
sensibilizzazione e di riorientamento dell'attività delle
istituzioni ai bisogni e al benessere delle famiglie e
combattere la denatalità è l'obiettivo del Protocollo d'intesa
che è stato sottoscritto a Trento tra la Provincia autonoma e la
Regione Umbria.
"La firma di questo protocollo permette di accelerare in
Umbria un processo culturale di sensibilizzazione e di
riorientamento dell'attività delle istituzioni ai bisogni e al
benessere delle famiglie, consentendo di sperimentare nuove
politiche, nuovi modelli organizzativi e di welfare" ha detto
l'assessore umbro Luca Coletto. Secondo il quale "questo clima
di incertezza, anche economica, è presumibile che continuerà a
esercitare un effetto riduttivo sulla natalità anche nel corso
dei prossimi anni". "È quindi necessario - ha detto - mettere in
atto azioni in grado di fronteggiare, o per lo meno attenuare,
le problematiche che inducono a impedire o rallentare la
formazione di famiglie o la decisione di non avere figli o
rinviarne la nascita".
Coletto ha ricordato che la Regione Umbria annualmente, a
partire dal 2020, finanzia l'intervento a favore delle famiglie
numerose con quattro o più figli attraverso la erogazione di un
contributo regionale. A tale intervento si è aggiunto, a partire
dal 2021, un ulteriore stanziamento di risorse regionali per
finanziare un bando per l'erogazione di un contributo "una
tantum" a favore delle famiglie dei nuovi nati. Intervento
quest'ultimo che verrà reso strutturale anche in un'ottica
conciliativa dei tempi di vita e lavoro grazie alle nuove
risorse del Por Fse + 2021-2027 in avvio.
La vicepresidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria,
Paola Fioroni, esprimendo soddisfazione per la firma del
documento, ha ricordato che "è frutto di un percorso che ci ha
visti fortemente impegnati a sostegno delle richieste dei
Comuni umbri che già fanno parte del Network dei Comuni amici
della famiglia delle associazioni e delle famiglie stesse, che
in questa fase di grande insicurezza, hanno bisogno di essere
sostenute dalle istituzioni con politiche continuative per
affrontare in modo strutturale le fragilità che caratterizzano i
nuclei familiari, in particolare quelli più giovani, o quelli
con difficoltà economiche e sociali e per sostenere, anche
attraverso politiche per la conciliazione tra tempi di cura e
attività lavorative, chi decide di creare una nuova famiglia".
"In questo contesto - ha concluso -, la Provincia di Trento, ha
strutturato un insieme di azioni unico in Italia".
Presente nella delegazione umbra anche Paola Occhineri dei
servizi sociali Regione Umbria, in rappresentanza della
dirigente Enrica Ricci, assente per impegni istituzionali.
(ANSA).
Coletto, accordo con Trento per accelerare
In processo per benessere famiglie e contro denatalità
