(ANSA) - PERUGIA, 10 GEN - Per il Nodo di Perugia prosegue
l'iter progettuale previsto, "sotto costante monitoraggio" da
parte della Regione e con "contatti continui" con il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti e con Anas "allo scopo di
evitare possibili ritardi". È, in sintesi, quanto comunica
l'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico
Melasecche, facendo il punto sulle procedure in atto.
"Sul nodo di Perugia - evidenzia Melasecche - si susseguono
ogni giorno le stesse notizie degli ultimi venti anni: file,
incidenti, problemi che arricchiscono ormai con una frequenza
snervante la cronaca locale. Il problema è ampiamente noto e
bisognerebbe chiedere spiegazioni di quanto accade a coloro che
hanno amministrato da lustri nel non essere stati in grado di
prendere una minima decisione, mentre il problema si ingigantiva
a dismisura fino a raggiungere situazioni inaccettabili come
quando, a causa dei frequenti blocchi al traffico sulle arterie
principali, lo stesso si riversa su Ponte San Giovanni,
Balanzano, sulle aree industriali ed in tutta la viabilità
interna già di per sé insufficiente, a causa di una inadeguata
pianificazione urbanistica che andava realizzata prima
dell'enorme sviluppo edilizio a cavallo fra fine '900 e inizio
del secolo. È per tutto questo che la Regione, insediata la
giunta Tesei, ha immediatamente messo mano al principale
problema del traffico dell'Umbria, fornendo ad Anas, per ragioni
di opportunità e velocizzazione, il progetto preliminare
esistente, sostenendo poi con decisione tutte le complesse fasi
procedurali fino a giungere, poche settimane fa, alla
acquisizione del progetto definitivo, notevolmente migliorato
ambientalmente rispetto al precedente. Il tutto senza perdere
tempo prezioso perché, mentre le polemiche cercavano di bloccare
persino la progettazione, la stessa procedeva regolarmente con i
relativi sondaggi geognostici. Altrettanto faticoso, quanto
puntuale è stato il lavoro politico per giungere ad una
condivisione generale del progetto che, lo ricordo, si sta
sviluppando di pari passo con la decisone del Comune di Perugia
di realizzare l'ampliamento del centro commerciale di
Collestrada, con tutto quanto necessario al raccordo, i cui
confronti stanno proseguendo, fra viabilità privata e quella
pubblica. Nel frattempo, a livello ferroviario, è stata
ricostruita completamente e riattivata la tratta Ponte San
Giovanni-Sant'Anna della Fcu, mentre è in corso la
modernizzazione della stazione di Ponte San Giovanni con nuove
opere civili e le più moderne tecnologie, particolarmente
urgente per la gestione del traffico ferroviario in quella
intersezione. Questa prevede, infatti, l'arrivo e la partenza in
contemporanea di treni dal nord al sud della Fcu, dall'est
all'ovest della linea Foligno-Terontola al cui tavolo tecnico
politico stiamo ottenendo la nuova stazione aeroporto di
Collestrada, che fungerà anche da metropolitana di superficie da
est verso il capoluogo regionale per favorire una riduzione del
traffico automobilistico. Analogo approccio da ovest - prosegue
l'assessore - con la rivalutazione della stazione di Ellera che
potrà in futuro meglio collegare su ferro quel quartiere con il
centro di Perugia. Un progetto questo, come si comprende,
estremamente articolato e complesso reso possibile da una
visione strategica di medio lungo periodo che stiamo
trasfondendo nel nuovo Piano regionale trasporti in fase di
definizione prima del necessario confronto pubblico. Sono
comprensibili in questa fase alcuni nervosismi da parte di
coloro che, esasperati dal traffico debordante, non conoscendo i
complessi meccanismi progettuali, autorizzatori, concorsuali
previsti obbligatoriamente per legge a tutela della legalità e
della certezza tecnica delle conclusioni di opere di questa
portata, credono possibili interventi miracolistici. Purtroppo
non è così e solo la tenacia di chi amministra, fondata sulla
professionalità di tecnici di alto livello e sull'impegno
puntuale delle amministrazioni interessate, riesce a far
compiere passi avanti ad opere che per decenni sono state
abbandonate a se stesse mentre i problemi connessi si
incancrenivano".
Quanto ai finanziamenti necessari a realizzare il progetto
complessivo del Nodo, Melasecche ricorda che "è improprio citare
fondi Pnrr, perché non ne è consentito l'utilizzo per opere
stradali".
Quanto all'iter progettuale, "la situazione attuale prevede
l'invio entro gennaio al Ministero dell'Ambiente del progetto
definitivo per ottenere il giudizio di ottemperanza, mentre in
contemporanea verrà inviata dall'Anas al Mit la richiesta di
indizione della Conferenza di servizi, in quanto si tratta di un
progetto di legge obiettivo".
"Per la revisione progettuale del secondo stralcio, Madonna
del Piano-Corciano, anch'esso inserito dal governo nel Def 2022,
la copertura - spiega l'assessore - è inserita nei fondi per la
progettazione del Contratto di programma per cui deve provvedere
con urgenza l'Anas ad assegnare relativo incarico
professionale".
"Il 2023 sarà determinante - afferma Melasecche - sia per
completare questa fase propedeutica alla cantierizzazione del
primo stralcio, che per risolvere i problemi tecnici relativi
all'ampliamento delle rampe di Ponte San Giovanni, oltre che per
l'avvio della revisione progettuale del secondo. Le
interlocuzioni continue che abbiamo con le varie Direzioni
nazionali dell'Anas e con il Mit consentono di procedere nelle
varie indispensabili tappe con ragionevole fiducia e moderato
ottimismo per realizzare l'infrastruttura nel suo complesso, che
andrà a risolvere il problema più grave di traffico
dell'Umbria". (ANSA).
Melasecche, prosegue iter progettuale nodo Perugia
"Monitoraggio Regione per evitare ritardi" dice assessore
