"Per rispondere alle nuove
criticità abbiamo lavorato per ridurre le spese senza intaccare
i servizi e senza aumentare la pressione fiscale": lo ha
sottolineato l'assessore regionale Paola Agabiti intervenendo in
Assemblea legislativa sulla la discussione relativa alle
Disposizioni collegate alla legge di stabilità 2021-2023,
Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione
2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021) e Bilancio di
previsione della Regione Umbria 2021-2023. "La situazione
economica del Paese rende necessario valutare gli effetti della
contrazione del gettito fiscale, alle nuove esigenze sociali,
alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie" ha
aggiunto.
"Poche sono le risorse flessibili - ha spiegato Agabiti - e
utilizzabili per necessità improvvise. A differenza del passato
abbiamo puntato a mantenere conti in ordine, senza aumentare le
imposte e sostenendo i settori più colpiti dalla crisi. Abbiamo
realizzato una significativa riduzione dei costi di
funzionamento per 4,8 milioni. Abbiamo così recuperato capacità
di spesa per azioni strategiche. Abbiamo avviato un percorso per
una ulteriore revisione contabile. Siamo chiamati a non gravare
su un'economia reale che invece va sostenuta nel superamento
della crisi. L'invarianza fiscale richiede una maggiore
responsabilizzazione di tutte le componenti regionali, che
devono puntare alla razionalizzazione e alla semplificazione. In
passato sono stati usati 45 milioni di euro per ripianare i
debiti del comparto trasporti invece di usarli per il rilancio
delle aziende umbre. Si è puntato ad un decrescita felice invece
che ad investimenti produttivi".
"Nel Bilancio - ha spiegato l'assessore - troverete l'elenco
degli investimenti, tutti interventi di assoluta rilevanza e che
riguarderanno tutto il territorio regionale. Ci saranno decine
di milioni di investimenti per aiutare cittadini, famiglie e
imprese. Ci sarà un approccio completamente nuovo alle risorse
europee. Abbiamo già rimodulato 108 milioni. I fondi europei
devono essere usati con lungimiranza, a differenza di quante
avvenuto nel passato. Abbiamo: raggiunto il target comunitario
per il 2020 e anche per il 2021; individuato il Fondo sociale
europeo come strumento di finanziamento per potenziare la
dotazione finanziaria per il diritto allo studio; introdotto due
nuovi servizi per operare un forte cambio di passo rispetto al
passato; recuperato circa 55 milioni di euro, riducendo la spesa
improduttiva a favore delle politiche di sviluppo in grado di
generare risultati sia sul breve che sul lungo periodo. Con il
bilancio
2021-'23 ci stiamo proiettando nella nuova programmazione,
individuando e accantonando le risorse per consentire il
cofinanziamento. L'accordo con il Governo ha portato all'Umbria
altri 98 milioni per il fondo sviluppo e coesione. Nel corso del
2021 avremo a disposizione 32 milioni dal Fondo di sviluppo e
coesione, 70 milioni dal Fesr e 53,9 milioni dal Fse".
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