(ANSA) - PERUGIA, 13 GEN - La Commissione d'inchiesta
antimafia dell'Assemblea legislativa, presieduta da Eugenio
Rondini, ha ascoltato in audizione il professor Enrico Carloni,
ordinario di diritto amministrativo dell'Università di Perugia,
dipartimento Scienze politiche, sulla proposta di legge che
prevede "Modificazioni alla legge 16/2012 (Misure per
l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del
contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso,
nonché per la promozione della cultura della legalità e della
cittadinanza responsabile; Integrazione alla legge 13/2008
recante disposizioni sul sistema integrato di sicurezza urbana).
Il professor Carloni - in base a quanto riferisce Palazzo
Cesaroni - lo ha definito "un testo abbastanza ambizioso e di
nuova generazione rispetto alla legge precedente, di cui va
rafforzata forse l'organicità". "Credo che il tentativo che
debba essere fatto - ha detto - è di renderla per quanto
possibile realmente operativa, perché spesso il limite di queste
leggi, anche nelle altre regioni, è quello di rimanere sulla
carta come ottima presentazione di intenti ma poi non avere le
gambe per procedere. Queste leggi regionali moderne hanno un
difetto di impostazione: è ben curato l'aspetto culturale della
promozione della legalità, ma bisogna trovare meccanismi per
renderlo operativo, dai corsi sulla legalità all'Università e
nelle scuole al sostegno alle tesi di laurea, se no c'è il
rischio che rimangano disposizioni vuote, quando non è chiara la
dotazione economica. Necessario anche coinvolgere maggiormente
l'Università".
Fra gli aspetti esaminati nell'audizione anche quello della
formazione sul personale pubblico. "Una leva importante - ha
detto Carloni - per riconoscere i fenomeni corruttivi e
articolare una risposta efficace, ma dovrebbe essere estesa al
tema del contrasto alla criminalità e anche alla gestione dei
beni sequestrati. C'è il Piano nazionale anticorruzione, ora
integrato con il Piao degli enti locali (Piano integrato di
attività e organizzazione), con cui ogni amministrazione
fornisce degli indirizzi: potremmo dare indirizzi al
responsabile per indagare se ci sono altre problematiche,
lavorare o su una sezione anticorruzione del Piao o su una
sezione aggiuntiva legalità e contrasto alla criminalità.
Bisognerebbe anche valorizzare di più la trasparenza come
strumento di contrasto alla criminalità, con forme di
monitoraggio anche civico, ed estendere le disposizioni anche
agli altri enti territoriali e alle partecipate. Occorre evitare
il rischio di trovarsi con troppi soggetti diversi: la
commissione, l'osservatorio antimafia, il comitato tecnico
scientifico della Giunta per sicurezza e vivibilità,
l'osservatorio previsto per legge sulla valorizzazione dei beni
confiscati. Troppi soggetti, comitati e tavoli rischiano di
appesantire la regia delle operazioni. Suggerirei di articolare
un Piano triennale di interventi su cui annualmente l'assessore
competente relazioni all'Aula, per tradurlo in misure operative
della sezione Piao. Per quanto riguarda i contratti, è in corso
di adozione un nuovo Codice, quindi occorrerà ritornare sulla
materia una volta compresi gli spazi regionali in materia di
contratti pubblici. Segnalo anche temi che non ci sono nella
legge, come il conflitto di interessi o il controllo delle lobby
attraverso l'agenda degli incontri; il rischio è guardare al
fenomeno criminale come a un contesto esterno, quando occorre
creare un ambiente istituzionale particolarmente refrattario
alle infiltrazioni criminali".
Ringraziando il professor Carloni per il suo contributo, il
presidente della Commissione antimafia dell'Assemblea
legislativa Eugenio Rondini ha definito "fondamentale questo
scambio di informazioni sulla proposta di legge che è allo
studio dalla scorsa legislatura (iniziativa degli ex consiglieri
regionali Leonelli, De Vincenzi, Casciari, Fiorini, Liberati,
Rometti, Solinas e Morroni - ndr) e che contiamo di migliorare
anche grazie alla preziosa collaborazione con l'Università".
"L'incontro di oggi con il professor Carloni è il primo - ha
aggiunto - ma non sarà l'unico, piuttosto l'inizio di una
collaborazione importante con il nostro ufficio legale".
All'incontro hanno partecipato, oltre al presidente Rondini,
gli altri membri della Commissione antimafia: Simona Meloni,
Fabio Paparelli (Pd), Paola Fioroni, Stefano Pastorelli (Lega),
Eleonora Pace (FDi) e Vincenzo Bianconi (gruppo Misto). (ANSA).
Commissione antimafia Regione ascolta prof. Carloni
Sulla proposta di legge "Modificazioni alla legge 16/2012"
