Si è svolta a Palazzo Cesaroni la
seconda sessione plenaria dell'iniziativa "L'Umbria per
l'Europa", incontro pubblico organizzato dall'Assemblea
legislativa in collaborazione con la Scuola umbra di
amministrazione pubblica nell'ambito della "Conferenza sul
futuro dell'Europa", che ha dato vita a quattro percorsi
partecipativi laboratoriali cui hanno preso parte enti,
istituzioni, associazioni, Terzo settore, Università, singoli
Comuni, sui temi relativi a lavoro, sviluppo economico, stili di
vita e salute, transizione ecologica e sostenibilità ambientale.
La vicepresidente dell'Assemblea, Paola Fioroni, ha
sottolineato l'importanza del processo di partecipazione messo
in atto per questa attività ed ha puntualizzato quali sono le
aspettative verso l'Europa emerse dai confronti fra istituzioni
e società regionale. "L'Umbria - ha detto - vuole essere volano
di sviluppo economico; diffondere buone pratiche a cominciare
dalla partecipazione; facilitare i processi di semplificazione e
sburocratizzazione nonché promuovere in maniera incisiva il
processo di digitalizzazione; fare opera di sensibilizzazione
massiva sui temi legati alla prevenzione, alla salute, al
benessere complessivo e alla sostenibilità; avere attenzione per
le categorie più fragili e tutelarne i diritti. Le parole chiave
di questo processo sono unità e integrazione, una integrazione
che deve partire dai territori, dalle comunità che gestiscono
quotidianamente le problematiche sociali, e la Conferenza può
essere la sintesi di ciò che viene fatto sul territorio. Le
linee di indirizzo individuate saranno racchiuse in un documento
finale che verrà pubblicato sulla piattaforma della Conferenza
sul futuro dell'Europa, in cui sono già pervenute proposte da
altri Paesi che sono state prese in esame".
La presidente della Giunta regionale Donatella Tesei ha voluto
sottolineare alcuni "temi cruciali". "La digitalizzazione - ha
detto - sarà un presupposto per risolvere molte delle
problematiche attuali; la Regione dovrà risolvere i problemi
legati alle infrastrutture e all'isolamento del territorio.
Molte opere saranno finanziate con il Pnrr, quindi già entro il
2026 dovranno essere nella fase di rendicontazione, altre
saranno finanziate a livello nazionale. Nel Pnrr c'è
un'attenzione particolare agli equilibri territoriali ma è
importante guardare oltre il divario, che nessuno nega, fra il
nord e il sud: c'è il grande tema dell'Italia Centrale che fa da
cerniera al Paese e per il quale serve un'adeguata risposta
europea, anche verso le aree disagiate".
Monica Puel, facilitatrice senior percorsi partecipativi, ha
detto che "sono state tantissime le proposte presentate dai
partecipanti nei due incontri svolti per ciascun laboratorio, il
primo per evidenziare le problematiche e il secondo per indicare
le strategie". Andando per titoli (in attesa del documento
finale) - riferisce Palazzo Cesaroni -, chiesto un grosso
impulso verso la digitalizzazione, non solo per i giovani ma con
particolare attenzione anche ai lavoratori in età avanzata,
nonché sostegno alla digitalizzazione delle imprese. Rilevate le
difficoltà di accesso al credito specie per le piccole e medie
imprese: chiesta la semplificazione delle procedure di accesso
ai fondi comunitari, in particolare per le imprese appena
costituite. In materia di turismo elaborata una strategia di
ampliamento del volume e della tipologia dei turisti attraverso
l'analisi di open data e big data, per conoscere le
caratteristiche del settore e superare i limiti del turismo
regionale, troppo orientato verso quello convenzionale che non
apporta un grande contributo economico. Altro settore chiave
quello della sanità, intendendo la salute non solo come assenza
di malattia ma anche come approccio fisico, mentale ed anche
relazionale, sociale, economico e occupazionale, perché tutti
questi aspetti coincidono. Con un occhio di riguardo verso la
disabilità: si chiede una strategia integrata che permetta di
collegare gli attori del territorio pubblici e privati che si
relazionano con la persona disabile ponendo la dovuta attenzione
su scuola, famiglie, centri per l'impiego e terzo settore, per
creare un percorso personalizzato; nei lavori è stato indicato
il software matrice 3.0, che serve proprio all'ideazione del
percorso individuale. È emerso anche che la salute mentale ha
invece problematiche diverse e serve una campagna di
sensibilizzazione rivolta a tutta la comunità rispetto a questa
patologia che sconta, oltre il problema sanitario, anche una
forma di discriminazione o paura dovuta alla scarsa conoscenza
della patologia stessa. Infine, in materia di ambiente, fra le
proposte quella di attribuire premialità alle aziende con
certificazione ambientale e di sostenere l'economia circolare
rafforzando la filiera del riciclo. Chiesti anche interventi
formativi per condividere una cultura comune e strumenti comuni.
Mauro Zanin, vice coordinatore della Conferenza delle
Assemblee legislative, ha fatto notare come "gli accadimenti
degli ultimi mesi, prima la pandemia e poi anche la guerra,
hanno già indotto a una riflessione su basi inedite di come si
immagina il futuro dell'Europa".
Il professor Giorgio Repetto dell'Università degli studi di
Perugia ha ricordato che "i motivi di crisi sono riconducibili
non solo alla pandemia e alla guerra ma anche alla Brexit,
episodio che ha evidenziato che qualcosa non ha funzionato".
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