Si è tenuto in videoconferenza da
Palazzo Cesaroni ed in diretta su YouTube il primo ciclo di
incontri, dei quattro previsti, promossi dalla Commissione
speciale per le riforme statutarie, presieduta da Daniele
Carissimi, sul tema: "I 50 anni dello Statuto regionale.
Resilienza o debolezza? Analisi e prospettive di riforma".
I lavori, coordinati dallo stesso Carissimi, incentrati su
audizioni di alcuni docenti universitari, sono stati aperti -
riferisce Palazzo Cesaroni - dai saluti dei presidenti della
Giunta regionale, Donatella Tesei, e dell'Assemblea legislativa,
Marco Squarta.
"Avevamo pensato di celebrare i 50 anni dello Statuto regionale
in maniera diversa - ha detto Tesei -, ma la pandemia ce lo ha
impedito, per lo meno nelle forme che avevamo concordato come
Conferenza delle Regioni. Oggi, grazie a questa iniziativa della
Commissione e al prezioso contributo degli ospiti possiamo fare
una riflessione importante su questi 50 anni dello Statuto
regionale, che rappresenta la via maestra che conduce a tutte le
nostre attività, per fare riflessioni sul futuro e, laddove si
ritenga necessario e opportuno, procedere a delle modifiche che
possano rendere la Regione in linea coi tempi e con una visione
prospettica del futuro. È un'importante occasione di riflessione
anche su questo anno appena trascorso, che ci ha visti impegnati
in modo assolutamente differente rispetto all'ordinario per
affrontare l'emergenza sanitaria e le conseguenze economico
sociali, per essere quindi più attenti e puntuali verso
eventuali modifiche su cui intervenire".
Squarta si è detto "particolarmente soddisfatto del lavoro
svolto dalla Commissione Statuto, con decisioni assunte sempre
all'unanimità, diversamente da quanto accadeva in passato". "I
relatori di grande spessore giuridico, che oggi offrono il loro
contributo ai lavori della Commissione - ha aggiunto -,
permetteranno di valutare la possibilità di un aggiornamento del
nostro Statuto che era già d'avanguardia quando fu approvato e
che reputo fra i migliori d'Italia. Dopo 50 anni credo tuttavia
che possa essere valutato un aggiornamento e ritengo giusta la
scelta di ascoltare, prima, soggetti di grande competenza che
potranno dare un contributo prezioso per le future scelte di
natura politica".
A margine dell'audizione è stato il presidente Carissimi a
fare il punto di questo primo dei quattro incontri previsti (i
prossimi sono fissati per il
4, 11 e 25 giugno) dove è stata presa in considerazione ed
approfondita la prima parte dello Statuto, quella in cui vengono
evidenziati i valori ed i principi.
"A distanza di 50 anni - ha detto Carissimi - è giusto e lecito
domandarsi se il nostro Statuto sia ancora attuale, quindi la
Commissione ha sentito il dovere di interrogarsi sulla necessità
o meno di modificarlo. Gli spunti emersi dall'ascolto degli
accademici intervenuti hanno evidenziato alcuni lati ed alcuni
profili che necessitano di miglioramento. In primo luogo la
debolezza dell'Assemblea legislativa rispetto ai principi di
presidenzialismo piuttosto forti, ma anche la mancanza di
un'identità regionale che consenta agli umbri di riconoscersi in
simboli comuni che possano caratterizzare la nostra popolazione.
Si è poi parlato di democrazia partecipativa, di consultazione,
di partecipazione, da tutti è stata sottolineata l'importanza di
avvicinare le istituzioni ai cittadini e di coinvolgerli anche
nelle decisioni che, molto spesso, condizionano le modifiche del
territorio. Questo fa sì che infrastrutture o pianificazioni di
portata generale non possano prescindere da un confronto diretto
con la popolazione. E lo Statuto, queste regole, le deve andare
a ricercare e a descrivere".
Il presidente Carissimi ha quindi rivolto il ringraziamento
della Commissione a tutti i professori universitari intervenuti:
Raffaele Chiarelli (Università telematica 'Marconi' - Roma)
'Evoluzione storica e mutamenti sociali della Regione'; Mauro
Volpi (Università di Perugia) 'Lo Statuto regionale dai primordi
al futuro'; Simone Budelli (Università di Perugia) 'Identità,
valori e principi generali e programmatici. Evoluzione e
prospettive degli umbri di domani'; Maria Agostina Cabiddu
(Politecnico Milano) 'Istituti per partecipazione, audizione e
concertazione, diritto di accesso, nuovi modelli tra cittadini e
istituzioni; Edoardo Raffiotta (Università di Bologna)
'L'evoluzione delle funzioni amministrative regionali tra azione
amministrativa e personale regionale. La separazione tra
funzioni di indirizzo e controllo e gestione amministrativa,
tecnica e finanziaria'.
Il prossimo appuntamento è dunque previsto per venerdì 4
giugno quando verranno approfonditi, attraverso nuove audizioni,
i Titoli IV, V, VI della Carta statutaria regionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA