"L'Umbria è tra le regioni del
Centro quella che sta reagendo peggio nella ripresa post-Covid.
Quest'anno la crescita sarà inferiore alla già bassa media
nazionale e l'anno prossimo ancora meno. Il tessuto economico è
indebolito, eroso il potere d'acquisto delle famiglie. Sulle
pagine dei giornali leggiamo in queste ore l'allarme dello
Svimez: non si tratta più di Nord contro Sud, il Centro Italia
rischia di rimanere schiacciato e indietro se non si interviene
per tempo. Ma il governo nazionale e - peggio ancora - quello
regionale non pervenuti": lo afferma Anna Ascani, vicepresidente
della Camera e deputata dem.
"Come Pd - prosegue - da mesi denunciamo l'assenza di un
piano di sviluppo serio con strategia e risorse, che tenga conto
e valorizzi la geografia economica italiana. Le industrie umbre
sono abbandonate e a farne le spese sono i lavoratori, come
quelli di Aast Arvedi costretti dall'azienda alla cassa
integrazione per gli insostenibili costi dell'energia e la
mancanza di un Accordo di programma siglato dall'esecutivo. E
occorre bloccare l'autonomia differenziata: se applicata, sarà
il de profundis per l'Umbria che già versa, com'è ormai
evidente, in condizioni di seria difficoltà.
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