"Oggi in Aula è stata approvata la
legge regionale di Protezione civile, un traguardo atteso da
anni raggiunto grazie all'impegno che questa amministrazione
regionale e l'assessore Enrico Melasecche hanno profuso sin
dall'inizio della legislatura, col contributo decisivo della
Seconda Commissione": lo sottolinea il consigliere regionale e
presidente dell'organismo consiliare, Valerio Mancini
(capogruppo Lega Umbria).
"Sin dai primi mesi del 2020 - spiega Mancini - ho promosso
cicli di audizioni, anche in esterna, coinvolgendo tutti i
soggetti portatori d'interesse al fine di raccoglierne le
istanze necessarie a redigere un disegno di legge che all'Umbria
è mancato per troppo tempo. Quando, con la Seconda commissione,
siamo stati al Centro Regionale di Protezione Civile a Foligno a
inizio 2020 abbiamo trovato seri problemi di vario genere, da
cancelli che non si aprivano a sistemi informatici desueti. La
Commissione che presiedo ha lavorato compatta creando occasioni
di confronto al fine di un positivo accoglimento delle proposte
emendative promosse dal mondo associativo della protezione
civile, soprattutto da chi si occupa anche di servizi sanitari,
quali Anpas, Misericordie e Croce Rossa".
"Sono orgoglioso - prosegue Valerio Mancini - di aver
contribuito a raggiungere questo traguardo decisivo a tutela di
tutte le donne e gli uomini che prestano servizio nella
Protezione Civile e che si sono sempre dimostrati di
fondamentale supporto alla comunità nella gestione delle
emergenze. Ringrazio la presidente Donatella Tesei, l'assessore
Enrico Melasecche, i miei colleghi della Commissione, tutti i
soggetti che hanno partecipato agli incontri che ho promosso e
coloro che prestano servizio in Protezione civile. Dispiace -
conclude Mancini - che le forze di minoranza, nonostante abbiano
espresso apprezzamento per la legge, non l'hanno votata in Aula,
ma non stupisce dato che hanno governato per anni e non si sono
mai occupati in maniera organica di questo tema, evidentemente
non lo ritengono prioritario: nulla di nuovo sotto il cielo
della sinistra".
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