Tornano a porre la questione della
data delle elezioni regionali in Umbria non ancora fissata, i
consiglieri del Partito democratico Tommaso Bori e Simona
Meloni. "È passata un'altra settimana dall'ultimo nostro invito
e oggi assume contorni sempre più indecenti l'indizione delle
elezioni regionali in Umbria, con la presidente della Regione
Donatella Tesei barricata nei palazzi del potere, che si ostina
a non convocare le elezioni, lasciando trapelare la possibilità
che si possa andare a votare addirittura a metà dicembre",
sostengono i due esponenti Dem.
Bori (segretario regionale) e Simona Meloni (capogruppo in
Assemblea legislativa) stigmatizzano "l'atteggiamento arrogante
e autoreferenziale della Giunta, che costringerebbe gli umbri a
recarsi alle urne a ridosso delle festività natalizie".
"L'impressione, che diventa certezza giorno per giorno - dicono
in una nota diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Cesaroni - è
che si vogliano sfruttare questi giorni in più per rilanciare
un'azione amministrativa che ha fatto acqua sotto ogni aspetto.
È sufficiente interrogare qualsiasi cittadino per capire che gli
umbri stanno peggio oggi di cinque anni fa, stanchi soprattutto
dell'arroganza di una classe dirigente inadeguata. L'ennesima
dimostrazione di ciò è proprio tale vicenda. Come se potesse
disporre liberamente delle istituzioni pubbliche che è stata
chiamata a rappresentare pro tempore, la presidente Tesei, con
questo atteggiamento dilatorio, si illude di poter rafforzare la
sua posizione dimenticando la poca convinzione degli alleati nel
ricandidarla. Mentre Liguria ed Emilia Romagna hanno già da
tempo indicato una data, in Umbria si continua da mesi a
rimandare la decisione su quando indire le elezioni regionali
fino a far trapelare che si possa andare alle urne a metà
dicembre". "Tale possibilità - si legge ancora nella nota -
comporterebbe il restringimento della democrazia e della
partecipazione, perché votare a ridosso dell'Immacolata e prima
di Natale andrebbe quasi a violare un periodo tradizionalmente
non certo dedicato alla campagna elettorale e alle elezioni. Per
noi, questo tergiversare non è altro che un segno di debolezza e
paura. I cittadini e le cittadine dell'Umbria hanno il diritto
di sapere quando potranno esercitare il loro diritto al voto".
"Le elezioni - concludono Bori e Meloni - non sono un gioco
e le istituzioni non dovrebbero essere usate per interessi
personali o di parte. Tanto meno per guadagnare tempo, cercando
di recuperare l'irrecuperabile o per calcoli politici. La
democrazia richiede rispetto e trasparenza e Tesei e la destra
stanno mancando in entrambe le cose. Basta con le incertezze, i
cittadini umbri meritano lo stesso rispetto dei liguri e degli
emilianoromagnoli".
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