La transizione digitale delle
imprese italiane rischia di rallentare a causa della crescente
difficoltà nel reperire personale qualificato. E' l'allarme
lanciato da Confartigianato che, in base ad una rilevazione, ha
calcolato che le aziende hanno necessità, complessivamente, di
699mila lavoratori con competenze digitali avanzate 4.0, ma non
riescono a trovarne più della metà (51,8%).
Si tratta di 362mila lavoratori che devono essere capaci di
gestire tecnologie come l'intelligenza artificiale, il cloud
computing, l'Industrial Internet of Things (IoT), la data
analytics, i big data, la realtà virtuale e aumentata e la
blockchain. Il quadro si fa ancora più critico per le micro e
piccole imprese, dove il 54,9% delle mansioni che richiedono
competenze digitali rimangono scoperte.
Dalla classifica stilata da Confartigianato sulle regioni e
province in cui il problema del personale introvabile è più
acuto e supera la media nazionale, emerge che, se il
Trentino-Alto Adige è la regione con il maggior mismatch tra
ricerca e offerta, in numeri assoluti è la Lombardia la regione
nella quale mancano più figure con e-skill: 80.250 specialisti,
vale a dire il 52,3% del totale ricercato.
Dopo il Trentino-Alto Adige, seguono il Friuli-Venezia Giulia
(7.350 le figure professionali introvabili, pari al 62,6% del
totale richiesto dalle imprese della regione), l'Umbria (3.750,
pari al 60,3%), le Marche (9.030, pari al 57,1%), il Veneto
(31.720, pari al 56,3%) e l'Emilia-Romagna (29.760, pari al
55,8%). Mostrano percentuali superiori alla media nazionale
anche la Toscana (22.550, pari al 54%), la Liguria (7.900,
equivalente al 53,1%), il Piemonte (25.860, pari al 53%), la
Lombardia (80.250, vale a dire il 52,3%) e l'Abruzzo (6.930,
pari al 52%).
Il problema è ancora più evidente su scala provinciale.
Bolzano guida la classifica delle province con il più alto
mismatch tra domanda e offerta di manodopera qualificata, con il
69,2% dei posti di lavoro altamente qualificati difficili da
coprire, pari a 7.110. Seguono Trieste (1.390, pari al 68,3%),
Terni (880, pari al 67,5%), Udine (3.420, pari al 66,5%) e Cuneo
(4.030, pari al 66%). Anche province come Lucca (64,2%), Lodi
(63,6%), Gorizia (61,9%) e Trento (61,4%) riscontrano gravi
difficoltà nel trovare lavoratori con competenze digitali
avanzate.
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