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Premiati i vincitori del concorso Fotografa la Costituzione

L'iniziativa promossa dall'Università degli Studi di Perugia

(ANSA) - PERUGIA, 29 MAG - Si è tenuta nell'aula magna del rettorato la giornata conclusiva nonché la premiazione del concorso "Fotografa la Costituzione", evento con il patrocinio Senato, promosso dall'Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e la partecipazione attiva di Rai per l'Umbria, per celebrare i 75 anni dell'entrata in vigore della Carta.
    I partecipanti, attraverso la fotografia, hanno interpretato i princìpi e i valori della Costituzione.
    Per la sezione dedicata alle studentesse e agli studenti iscritti all'Università degli Studi di Perugia - si legge in un suo comunicato - è risultata vincitrice Maria Speranza Mocetti, che ha preceduto Gaia Betti e Marco Chiodetti.
    Per gli iscritti dell'ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado il primo è risultato Tommaso Campanile, seguito da Mattia Gatti e Giorgia Taborelli.
    La giuria era composta dal delegato rettorale Roberto Rettori, Giovanni Parapini (Rai), Sergio Repetto (Usr), Gabriele Alfano (Usr), Melania Bolletta (studentessa universitaria) e dai professori Emanuela Costantini, Luisa Cassetti, Francesco Cerrone, Giorgio Repetto, Carlo Calvieri, Luciana Pesole, Maria Chiara Locchi.
    "È un evento importante - ha sottolineato il rettore Maurizio Oliviero - poiché ci ricorda che quest'anno festeggiamo 75 anni della nostra Carta Costituzionale, che ha un valore assoluto e inestimabile. Per utilizzare un linguaggio moderno, pensando ai primi 12 articoli, ritengo che lì siano concentrati gli 'algoritmi' per consentirci di costruire la società del domani. Vorrei, però, ricordare che anche la migliore delle carte costituzionali ha bisogno di buoni cittadini. A volte persino una Costituzione perfetta non è sufficiente a produrre delle società migliori: perché è nella cittadinanza lo spirito più forte e la Costituzione ne rappresenta il perimetro, la base valoriale. Primo Levi ricordava che occorre essere sempre diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, vale a dire con i capi carismatici. Dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà, perché è difficile distinguere i profeti veri dai falsi ed è quindi meglio rinunciare alle verità rivelate, anche se ci esaltano per la loro semplicità e apparente splendore. Meglio accontentarsi di verità più modeste, che si conquistano con la fatica, con lo studio, il ragionamento e che possono essere verificate e dimostrate. La Carta costituzionale ci insegna questo, che il progresso e una società migliore si costruiscono con la fatica, lo studio e l’impegno, perché non esistono scorciatoie, se non il pensiero umano”. “La nostra Costituzione ha segnato, dopo l’unità d’Italia, il momento più importante della storia italiana" ha affermato il professor Antonio Baldassare. "È stato un messaggio di unità - ha aggiunto - di tutte le forze che si sono battute contro il fascismo. Questo è il messaggio più forte: sapere che ci sono rivalità, ci sono parti contrapposte politicamente, però di fondo deve sempre permanere un elemento comune, che è quello della Costituzione. Ed è questo il messaggio imperituro della nostra Carta costituzionale: essa, infatti, è in grado di garantire l’unità nella pluralità, una pluralità di cui siano noti i confini, così da permettere il libero dibattito civile e politico”.

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