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Natale, non c'è servizio pubblico senza parità genere

Il confronto all'Università degli Studi di Perugia

(ANSA) - PERUGIA, 30 MAR - "Non esiste servizio pubblico credibile senza il rispetto autentico della parità di genere che deve avvenire anche in ciò che mandiamo in onda. Da qui il progetto Fifty-fifty lanciato dalla Bbc e convintamente ripreso dalla Rai": a dirlo all'ANSA è Roberto Natale, direttore Rai per la sostenibilità Esg, a margine del convegno "No women no panel - Senza donne non se ne parla" che si è svolto stamani presso il rettorato dell'Università degli studi di Perugia, coordinato dalla direttrice della Scuola di giornalismo di Perugia Maria Concetta Mattei.
    "Il progetto Fifty-fifty - ha detto Natale - sta a dire che sempre più trasmissioni Rai hanno scelto di contarsi e di contare le presenze di uomini e donne, e in particolare quelle di competenze femminili, perché abbiamo l'obiettivo di far parlare le esperienze femminili, le studiose. Al momento ci sono una ventina di trasmissioni Rai che hanno scelto di farlo ed è un primo segno molto importante".
    "L'altro aspetto dell'impegno Rai sulla parità di genere - ha spiegato sempre Natale - è quello di cui si parla oggi e cioè 'No woman no panel', perché la Rai crede talmente nella parità di genere, al punto di essersi fatta portavoce di un progetto europeo sul quale coinvolgere, anche al di dei confini dell'azienda, le Istituzioni dell'istruzione e quelle pubbliche.
    Abbiamo iniziato dallo scorso anno una sorta di giro d'Italia, regione per regione, per sollecitare le rappresentanze istituzionali di quei territori, così da dire tutti insiemi che non è più tollerabile che ci siano presenze pubbliche solo maschili".
    A evidenziare ancora il senso del progetto è la coordinatrice di "No woman no panel", Arianna Voto. "Il senso - ha spiegato - è garantire pari presenza di uomini e donne nei convegni, nei panel e nei talk show. Si tratta non solo di garantire una quota di genere, quanto di affermare la pari esperienza, competenza e talento delle donne rispetto agli uomini anche in materie che per stereotipo vengono considerate maschili. Le donne contribuiscono quanto gli uomini alla vita culturale, sociale ed economica del nostro Paese, anche per una crescita sociale sostenibile". (ANSA).
   

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