(ANSA) - PERUGIA, 21 FEB - Il procuratore generale della
Repubblica di Perugia, Sergio Sottani e il comandante regionale
Umbria della guardia di finanza, generale di brigata Alberto
Reda, hanno sottoscritto, d'intesa con i procuratori della
Repubblica presso i Tribunali di Perugia, Terni e Spoleto, un
protocollo per la reciproca collaborazione nell'accertamento
della responsabilità amministrativa degli enti prevista dal
decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231.
Il decreto - spiega la Gdf - sin dalla sua originaria
formulazione, ha introdotto un elemento altamente innovativo
nell'ordinamento italiano, prevedendo una forma di
"imputabilità" di carattere amministrativo per le persone
giuridiche, per le società e le associazioni anche prive di
personalità giuridica, in presenza di specifici reati (i
cosiddetti "Reati presupposto") da parte di propri dirigenti o
amministratori (denominati "apicali") od anche di persone
sottoposte alla direzione o alla vigilanza di questi ultimi. Si
tratta di un sistema normativo autonomo, anche se le relative
sanzioni, anche se di natura amministrativa, sono applicate dal
giudice penale.
La collaborazione, nei prossimi tre anni, consoliderà una
sinergia per l'applicazione di un istituto normativo che in
Umbria ha già fornito risultati soddisfacenti. Nel biennio
2021-2022, infatti, i reparti del Corpo hanno segnalato
all'Autorità giudiziaria 96 enti (prevalentemente per reati
tributari) e sottoposto a sequestro, su richiesta delle Procure
della Repubblica competenti e decisione dei Tribunali, beni del
valore complessivo di circa 19 milioni di euro. (ANSA).
Intesa Gdf-Procura generale della Repubblica di Perugia
Accertamenti sugli illeciti amministrativi degli enti
