(ANSA) - TERNI, 13 GEN - "Non credo che il Pd rischi di
sparire ma temo la sua irrilevanza": lo ha detto il candidato
alla segreteria nazionale del Pd e governatore dell'Emilia
Romagna, Stefano Bonaccini in occasione della tappa a Terni del
suo giro in Umbria. Nell'aula consiliare del Comune ha anche
salutato il sindaco Leonardo Latini (Lega) e poi ha incontrato
la folta platea.
"Là fuori - ha detto - il clima per noi non è dei migliori" ha
detto Bonaccini. Spiegando di pensare "a grandi partiti, come
quello socialista francese, che negli anni è quasi scomparso".
"Risalire non è scontato - ha proseguito - ma io voglio provare
a dare una mano. Oggi in Italia la gente cambia idea
rapidamente, guardate cosa è accaduto a noi, al M5s, alla Lega:
picchi mai raggiunti prima e poi dei crolli. Se da ragazzo
avessi detto ai miei genitori che cambiavo partito, mi avrebbero
buttato fuori di casa. Oggi invece è normale. Ma bruciare le
classi dirigenti ogni tre-quattro anni, vuol dire legittimare il
pensiero che 'chiunque ci metti, non è in grado di fare ciò che
promette'. La conseguenza? Si può finire per pensare che la
democrazia sia inutile e che forse va bene anche uno che governa
per tutti. Guardate cosa è accaduto in Brasile, e prima negli
Usa. Guardate a Polonia, Ungheria, Turchia, dove il populismo ha
dato vita a qualcosa di ben diverso dalle democrazie che
conoscevamo. Stiamo attenti e intanto ripristiniamo il rispetto
con le altre forze politiche: per me la Meloni non sarà mai una
nemica ma, al massimo, un'avversaria. Non sopporto più certi
teatrini fatti di politici e classi dirigenti che si insultano
dalla mattina alla sera - ha concluso Bonaccini -, e come me non
li sopportano più in tanti". (ANSA).
Bonaccini, non credo Pd rischi sparire ma temo irrilevanza
"Risalire non scontato ma voglio dare una mano" dice a Terni
