(ANSA) - PERUGIA, 04 GEN - La presidente della Provincia di
Perugia, Stefania Proietti, a nome dell'amministrazione, esprime
"forte preoccupazione per il cambio al vertice della struttura
per la ricostruzione": "La posizione di questo ente - spiega -
non vuole essere una difesa d'ufficio e formale del commissario
Giovanni Legnini ma un'oggettiva constatazione dell'ottimo
lavoro svolto da lui in tre anni, lavoro che ha permesso di
sbloccare e avviare la ricostruzione post sisma 2016. Per questo
motivo sottoscriviamo le frasi dell'arcivescovo Renato Boccardo,
presidente della Conferenza episcopale umbra, che ha parlato, in
merito all'avvicendamento, di schiaffo ai terremotati".
"Non mettiamo in dubbio le capacità e le competenze del
sostituto Guido Castelli a cui auguriamo buon lavoro - prosegue
la presidente Proietti, in una nota dell'ente - ma siamo rimasti
amareggiati e sorpresi per una sostituzione che risponde solo al
criterio della spartizione politica senza tener conto
dell'impegno profuso e soprattutto dei risultati raggiunti".
"L'opera portata avanti da Legnini ha ricevuto apprezzamenti
bipartisan perché il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti,
proprio questo ci saremmo aspettati una sua riconferma nel ruolo
di commissario. Così non è stato e questa scelta non fa onore a
chi l'ha adottata, è frutto di una politica miope che non guarda
all'interesse generale, a quello delle popolazioni terremotate
dell'Umbria e delle Marche che aspettano da oltre sei anni di
tornare alla normalità con un tetto sulla testa".
La Provincia di Perugia "ringrazia di cuore Giovanni Legnini per
quello che ha fatto in questi tre anni, ascoltando i bisogni dei
cittadini e delle cittadine colpiti dal sisma e operando
concretamente per la ricostruzione". (ANSA).
Proietti, amareggiati e sorpresi per la sostituzione di Legnini
Per presidente Provincia Perugia, non tenuto conto dei risultati
