"Il percorso da avviare oggi è
fatto di impegno per la costruzione e la difesa dell'ambiente,
il più importante bene comune di cui disponiamo: le nuove
opportunità di gestione e generazione dell'energia rappresentano
una grande occasione per riconsiderare alcuni modi di fare
acquisti nel tempo che fanno si che non funzioniamo più come
comunità. Riappropriamoci del territorio e costruiamo una nuova
comunità". A sostenerlo la docente di sociologia dell'Università
di Perugia, Isabella Corvino, nelle sue conclusioni al convegno
'Sostengo Il Sostenibile - Per una comunità consapevole',
tenutosi a Narni, nell'ambito della Settimana Europea
dell'Energia promossa dalla Commissione Europea.
L'evento è stato organizzato da UnaCasaDiVetro con il
patrocinio del Comune di Narni e del Dipartimento di Filosofia,
scienze sociali, umane e della formazione (Fissuf) dell'ateneo
perugino, in collaborazione con ElleÒ edizioni e Sociallogo.
"Non si può essere così ingenui da pensare che esistano
argomenti che non ci tocchino - ha spiegato la Corvino - non si
possono prendere le distanze dalle situazioni più scomode o
problemi semplicemente perché al momento non ne sentiamo
abbastanza gli effetti. La questione energetica ed ambientale è
assolutamente prioritaria: ambiente, territorio, comunità e
disuguaglianze sono argomenti interconnessi, incidere su uno
significa provocare effetti sugli altri. Percepirsi come
soggetti slegati dall'ambiente ha fatto sì che guardassimo al
territorio come mera risorsa da sfruttare e oggi paghiamo le
conseguenze di questo approccio".
Secondo Tommaso Onofri di UnaCasaDiVetro "lo sviluppo
territoriale è prima di tutto un problema sociologico, poi un
problema ingegneristico: per quello siamo qui, insieme
all'università, a costruire questo modello di sviluppo".
"Per poter avere di nuovo una comunità vivente capace di
affrontare le difficoltà che ci si presentano abbiamo bisogno di
reinvestire - ha sottolineato il coordinatore del corso in
Scienze per l'Investigazione e la Sicurezza dell'Università di
Perugia, Fabio D'Andrea - queste energie, riscoprirle in noi e
metterle a disposizione degli altri".
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