(ANSA) - PERUGIA, 29 LUG - Impugnata davanti alla Cassazione
la sentenza del 1 marzo con cui la Corte d'appello di Perugia ha
assolto un imputato, condannato in primo grado dal tribunale,
per calunnia ai danni del magistrato Alberto Cisterna. Il
ricorso è stato proposto dalla Procura generale del capoluogo
umbro che chiede l'annullamento della decisione.
La vicenda - è detto in un comunicato del procuratore generale
Sergio Sottani - riguarda due interrogatori resi innanzi a
magistrati della Procura della Repubblica di Reggio Calabria il
10 maggio e il 28 giugno 2011 nel corso dei quali l'imputato
aveva reso delle affermazioni in cui si ipotizzava che Cisterna,
all'epoca in servizio presso la Direzione nazionale antimafia,
avesse percepito una grande somma di denaro da un fratello del
collaboratore di giustizia per favorire la scarcerazione di
altro fratello. La Corte d'appello, dopo aver escluso in modo
certo la corruzione del magistrato, ha ritenuto che l'imputato
non fosse effettivamente a conoscenza del carattere calunnioso
dei fatti di cui era venuto a conoscenza, in ragione delle
differenti versioni rese dall'imputato e dal fratello.
Al contrario, ad avviso della Procura generale, l'imputato era
"perfettamente consapevole" della sua attività calunniosa in
quanto le affermazioni riguardanti una, nei fatti, inesistente
attività corruttiva del magistrato sono state portate
all'attenzione dei magistrati reggini in due interrogatori ed in
un memoriale.
Secondo l'Ufficio "in definitiva, le accuse, rivelatesi
infondate, nei confronti del magistrato provengono da un
soggetto che all'epoca dei fatti si era proposto come
collaborante e che aveva tutto l'interesse ad accreditarsi come
credibile e che per tale scopo ha operato una commistione tra il
dato notorio della occasionale conoscenza del di lui fratello
con il magistrato Cisterna ed affermazioni del fratello,
contenenti le accuse al magistrato, che non hanno trovato
riscontro". (ANSA).
Impugnata assoluzione per calunnia a pm Alberto Cisterna
Ricorso in Cassazione per annullamento Procura generale Perugia
