(ANSA) - PERUGIA, 25 LUG - Processione, preghiere e
raccoglimento per chiedere intercessione divina "affinchè il
cielo regali un po' di acqua e refrigerio". In tanti hanno preso
parte alla festa in onore di San Vincenzo, patrono degli
agricoltori e muratori a Cagnano, suggestivo borgo sul crinale
dell'appennino a Città di Castello, a confine con Monte Santa
Maria Tiberina e la vicina toscana.
Tanta gente del luogo, turisti inglesi, belgi, olandesi che
hanno acquistato e rimesso a posto ruderi e case coloniche,
amministratori pubblici, rappresentanti della secolare
Confraternita di Cagnano, hanno sfidato le temperature tropicali
ed accolto l'invito della locale Pro loco e del parroco, don
Giorgio Mariotti, a ritrovarsi insieme nel giorno delle
celebrazioni di San Vincenzo, per inaugurare la restaurata
chiesa e chiedere la grazia per l'agricoltura in sofferenza a
causa del clima avverso. Dopo anni di stop imposti dalla
pandemia un abitante del luogo, Andrea Giogli, si è fatto
promotore assieme all'imprenditore Sergio Bambagiotti
dell'iniziativa. "Un momento partecipato - ha detto Bambagiotti
- per ringraziare la diocesi di Città di Castello, il vescovo e
tutti i soggetti che a vari livelli hanno consentito il restauro
e recupero della chiesa di rara bellezza e storia. Occasione per
celebrare una festa in onore del Santo e pregare anche per le
sorti della nostra agricoltura in un momento particolare con il
clima che mette a rischio i raccolti e il futuro di chi ci
lavora". Come da tradizione, dopo la messa all'aperto, le
celebrazioni sono proseguite con la processione. Come avveniva
una volta è stata portata a spalla la statua di San Vincenzo e a
metà tragitto è stata benedetta la campagna sottostante. "In
questo tempo di siccità e di lavori molto impegnativi per i
muratori, la sua intercessione davanti a Dio è indispensabile",
ha scritto don Giorgio Mariotti in un messaggio ai fedeli.
(ANSA).
Alla festa di S.Vincenzo preghiere per la pioggia in Umbria
Nel borgo di Cagnano a Città di Castello
