(ANSA) - PERUGIA, 30 GIU - "Il progetto della diga di
Valfabbrica aveva come priorità di portare l'acqua nella nostra
Valle, perché 'dirottarla' al Trasimeno": è quanto ha scritto
alla presidente Donatella Tesei, chiedendo un incontro urgente,
l'Unione dei Comuni delle Terre dell'Olio e del Sagrantino, che
comprende Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano
dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco e Trevi.
La lettera è indirizzata anche all'assessore Morroni, al
Consorzio della bonificazione umbra, all'Autorità umbra per
rifiuti e idrico (Auri), all'Ente acque umbre toscane (Eaut) e
all'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale.
L'ente presieduto da Bernardino Sperandio fa riferimento al
progetto di adduzione dell'acqua proveniente dalla diga
Casanuova sul Chiascio, a Valfabbrica, "che dopo 60 anni vedrà
la prima erogazione nel 2026 ma non più a vantaggio di questi
territori, bensì del Trasimeno". "Il progetto infatti - spiega
Sperandio - originariamente prevedeva di portare l'acqua a scopo
irriguo nella Valle umbra sud e precisamente nei comuni di
Cannara, Bevagna, Montefalco, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria,
Gualdo Cattaneo, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto. A
questo scopo, il Consorzio della bonificazione umbra nel tempo
ha realizzato vari invasi per l'accumulo dell'acqua.
Recentemente sono stati stanziati anche dei fondi per realizzare
delle vasche di accumulo a Montefalco, per l'irrigazione dei
vigneti. Esiste anche una condotta dell'acqua proveniente dalla
diga di Valfabbrica che ad oggi però possiamo annoverare tra le
grandi opere incompiute, in quanto è rimasta ferma ai confini
dei comuni di Bevagna e Cannara. Per completare l'opera l'Eaut
ha redatto il progetto esecutivo ad oggi cantierabile per un
importo di circa 32 milioni di euro che dovevano essere
finanziati all'interno dei fondi Pnrr o comunque con fondi
ministeriali. Purtroppo, ad oggi non è nota nessuna fonte di
finanziamento dell'opera, mentre ci risulta che sono stati
destinati fondi per un progetto valutato sui 120 milioni di euro
che dovrebbe condurre l'acqua della diga di Valfabbrica nel
territorio del Trasimeno, dove già è previsto l'uso dell'acqua
proveniente dalla diga di Montedoglio". (ANSA).